Durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento che si terrà oggi dalle 19:00 direttamente dalla Terrazza Martini di Milano, Nitro si è lasciato andare a profonde riflessioni sul panorama musicale attuale e futuro. Ecco cosa ha detto.
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Nitro live dalla Terrazza Martini di Milano, ecco come seguirlo
Dopo il successo delle prime due tappe con i Coma Cose e Boss Doms, MARTINI, a pochi giorni da Natale, propone un nuovo appuntamento del format #MartiniLiveBar in streaming dalla Terrazza Martini con il rapper NITRO. L’evento – totalmente gratuito – sarà visibile in live streaming oggi dalle 19 sui canali Facebook @MartiniItaly e Instagram @martiniit e sui canali social di Nitro, @robertdenitro. Iscrivendosi all’evento si riceve il codice sconto per un kit MARTINI Fiero&Tonic così da poter seguire lo spettacolo con un cocktail fresco e naturale tra le mani. Protagonista sarà ancora una volta la musica, come sempre, capace di farci sentire uniti, vicini nonostante i contatti limitati di questi giorni di festività particolari. Per tutti, ma anche e soprattutto per chi fa spettacolo. In chiusura d’anno MARTINI torna dunque con il terzo appuntamento del format #MartiniLiveBar che ha portato davanti al suo banco da bar itinerante alcuni grandi nomi del panorama artistico contemporaneo, come i Coma_Cose e Boss Doms, il cui djset è stato seguito in streaming da 20.000 persone. Questa volta tocca al rapper Nitro, una delle punte della crew Machete, appena tornato con il nuovo singolo OSSIGENO feat Vegas Jones.
Le dichiarazioni di Nitro
Nitro è uno che ha le idee chiare e soprattutto non te le manda a dire, la sua sincerità è stata molto apprezzata durante la conferenza stampa, dando vita ad un ricco ed intenso dibattito. “Più che i numeri social chi mi segue lo sa.. ci metto l’anima [..]” – ha affermato – “Per me il lockdown è stato un caos, avevo tutto programmato, ero appena uscito con il nuovo album. Dopo due settimane brutte, nel senso che psicologicamente parlando sono stato molto male, mi sono svegliato ed ho detto “devo fare qualcosa” e quindi ho ricominciato a produrre molto, ho iniziato a leggere e studiare. E’ difficile scrivere un disco quando stai mesi e mesi tra 4 mura. Io ho bisogno di vedere cose, conoscere persone. Quando voglio scrivere qualcosa vado nei bar, in incognito e ascolto quello che dice la gente“. Poi ha aggiunto: “Quando tutto sarà finito ci saranno tantissimi live, la gente avrà sicuramente molta voglia. Per quanto riguarda la musica invece ho paura che l’industria musicale stia sfruttando troppo gli artisti con conseguente appiattimento. L’unica costante che rimane in musica è che la gente si annoia facilmente quindi anche quello che oggi sembra oro colato, domani sarà già passato. Bisogna frequentare persone creative e giovani“.
“Sanremo? No grazie”
Infine non poteva mancare una domanda sul Festival di Sanremo ed anche qui ha risposto senza peli sulla lingua: “Non ci andrò mai e i rapper che ci vanno hanno una grandissima faccia tosta. Non amo Sanremo, tutta la musica di Spotify non passa necessariamente da Sanremo. Tanti artisti che sono andati a Sanremo sono anche amici miei.. però per me “no grazie”. Il genere rap da dei messaggi e non c’è niente di modaiolo in questo, anzi.. se mi dite che siete una moda che dura da più di 30 anni allora alzo le mani e da domani smetto. C’è un senso di lotta e di appartenenza dietro al rap di oggi. Non voglio comunque dare una colpa ai più giovani, capisco sia i rap della “vecchia scuola” che della “nuova scuola”, io sono proprio al centro, ecco perché capisco entrambi. Siamo tutti frutti del nostro contesto“.