L’American Song Contest anticipa l’attesissima settimana dell’Eurovision: ecco tutto quello che c'è da sapere.
Mentre monta l’attesa, a Torino come in tutta Italia, dell’edizione nostrana dell’Eurovision Song Contest, che avremo modo di seguire la settimana prossima, un giovanissimo fratello dell’Eurofestival sta per arrivare a compimento della sua prima edizione: si tratta dell’American Song Contest, che ha esordito lo scorso 21 marzo sul grande network televisivo statunitense NBC e si concluderà lunedì 9 maggio con la finale, che ovviamente commenterò per i lettori di Bellacanzone.
La formula
Snoop Dog e Kelly Clarcson hanno condotto a cadenza settimanale cinque turni eliminatori e due semifinali, tra le 56 canzoni concorrenti, rappresentanti ciascuna uno Stato dell’Unione, più il Distretto della Capitale Washington ed i cinque Territori di Guam, Puerto Rico, American Samoa, Northern Mariana Islands e U.S. Virgin Islands.
La prima semifinale
Al termine della prima delle due semifinali, andata in scena il 25 aprile, cinque Stati, con i loro rispettivi alfieri, si sono qualificati per la finale:
- per l’Alabama, l’intensissimo duetto sulle note di “The difference”, che spazia tra sonorità pop e r&b, fa di Ni/Co (22,3K su Instagram) una delle mie proposte preferite;
- per il Kentucky, la splendida ballata di Jordan Smith (155K su Instagram), dal titolo “Sparrow”, ha raggiunto la finale grazie ad un’interpretazione live davvero commovente. Nello stile dell’artista nativo di Harlan, piccolissimo centro del Bluegrass State, si riconosce l’influenza dei cori ecclesiastici frequentati fin dalla tenera età;
- chi scrive è meno entusiasta della qualificazione in finale del Colorado, con la ritmata “Feel the love” di Riker Lynch. Attenzione, parliamo di una grande celebrità sulla scena artistica americana: già star di Glee, l’alfiere di Denver conta poco meno di un milione di follower su Instagram;
- entusiasmante invece è la qualificazione di AleXa, rappresentante dell’Oklahoma, da oltre mezzo milione di seguaci su Instagram. Parliamo di una performance piena, in chiaro stile americano, con la cantante che volteggia in aria legata a nastri rosa, nel mezzo della scenografia che richiama la “Wonderland” del titolo. Al contempo, Alexandra Christine Schneiderman porta sul palco quel melting pot di influenze che è scritto nel dna suo e dell’intera nazione americana: figlia di padre russo e madre sud-coreana, è molto nota anche a Seul come star K-Pop, mentre sembra per certi aspetti una delle componenti del collettivo delle Pussy Riot!
- mentre i quattro artisti già menzionati devono il loro successo parziale anche al pubblico da casa, il posto in finale assegnato direttamente dalla giuria durante la prima semifinale è invece andato allo Stato di Washington con Allen Stone: 235k su Instagram, una chitarra acustica ed uno stile soul molto americano per il rappresentante dello Stato di Olympia.
La preferenza della giuria è stata ribadita nel corso della seconda semifinale, andata in scena lo scorso 2 maggio: infatti l’artista premiato con la promozione diretta alla finale ha proposto un brano, “Seventeen”, con evidenti similitudini stilistiche rispetto al pezzo di Allen Stone. Pertanto, gli ultimi cinque classificati alla finale dell’American Song Contest sono:
- Tyler Braden (34,7K su Instagram), cui si è appena fatto riferimento, per il Tennessee;
- lo Stato del North Dakota, con una proposta rock incarnata da Chloe Fredericks, che conta poco meno di 3.000 seguaci su Instagram e (curiosità!) secondo me nell’aspetto ricorda un po’ Michela Giraud!
- il Texas, con la performance un po’ in stile Justin Bieber, di Grant Knoche (in 243.000 fanno il tifo per lui su Instagram), in “Mr. Independent”;
- le Samoa Americane, che nonostante l’ultimo posto in semifinale nelle preferenze della giuria, hanno sfondato nel voto del pubblico, grazie a Tenelle (76,5K su Instagram) e alla sua “Full circle”.
- Dulcis in fundo, l’artista di gran lunga più noto in tutto il mondo tra tutti i partecipanti al contest, Michael Bolton, ha qualificato in finale il Connecticut con “Beatiful World”.