Totti si dimette e parla chiaramente: “I presidenti passano, le bandiere no”

Dopo quasi 30 anni Francesco Totti dice addio alla AS ROMA. Sono molto dure le sue parole contro la presidenza della Roma, che lo ha tenuto da parte durante questi due anni da dirigente tecnico. Qui le sue parole ed alcune rivelazioni shock su ciò che sta succedendo a Roma.

Durante la conferenza stampa che si è tenuta lunedì 17 giugno 2019 alle 14:00 nel Salone d’Onore del Coni Francesco Totti ha dato ufficialmente addio alla Roma. Giacca e cravatta per “il Pupone”, espressione decisa ed amareggiata con cui si pronuncia sulla situazione critica che sta attraversando la società della AS ROMA e soprattutto sul suo futuro.

Simbolo della Roma e della città di Roma, queste le sue parole: “Anche questa volta la scelta non è stata la mia, hanno voluto che io smettessi. Non ho mai pensato chi me l’ha fatto fa ma non sono stupido, in questa attuale società non mi sono mai sentito coinvolto in un progetto, non mi hanno mai fatto esprimere, io ho una mia personalità e va rispettata. Alla gente di Roma dico una cosa: continuate a tifare la Roma. Magari sarà un arrivederci ma per come stanno le cose in questo momento è giusto che io prenda altre strade, sceglierò col cuore come ho sempre fatto.”

Poi continua: “Erano state fatte delle promesse, non sono state mantenute. Penso che da quando sono arrivati gli americani sia iniziata una sorta di de-romanizzazione della squadra, volevano questo e ci sono riusciti.” A chi gli domanda del suo rapporto con Franco Baldini (consulente esterno della Roma) risponde: “Con lui non c’è mai stato alcun tipo di rapporto e mai ci sarà. Credo che ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro, senza mettere bocca su quello altrui. L’ultima parola non è mai spettata a me, che invece sono sempre stato vero e trasparente”.

E ancora: “Non è mai stato un problema di soldi e mai lo sarà, ma non ho ricevuto rispetto. Sceglievano tutto loro, non ho mai avuto voce in capitolo. Perchè non sono andato a Londra? Mi hanno avvertito due giorni prima e comunque avevano già deciso tutto. Cosa andavo a fare? Non ho preso alcuna decisione sostanzialmente, anche su De Rossi ero stato chiaro, avevo detto già da settembre che se pensavano che questo sarebbe stato l’ultimo anno alla Roma glielo avrebbero dovuto dire, loro invece prendevano tempo. Io con Daniele ho parlato da amico e gli ho suggerito di guardare oltre perchè sapevo bene che questo sarebbe stato l’ultimo anno. Ci tengo a ripeterlo: mi fido di lui al 100%”.

Riguardo alla situazione allenatori così si è espresso: “Io  volevo Antonio Conte. Credo che lui sia l’unico in grado di rilanciare la Roma”. Sui tifosi invece ha detto “A loro posso dire solamente grazie , anche io sono un tifoso e come tale ho dei sogni. Tornerò allo stadio, certamente. Magari mi metto una parrucca e con De Rossi andiamo in curva sud“.

Non vuole fare nomi Totti ma parla chiaro: “A Trigoria qualcuno mi ha pugnalato alle spalle. Pallotta si fida di persone di cui non dovrebbe fidarsi, non voglio essere saccente ma io a Trigoria ci sono cresciuto, per questo mi permetto di dire queste cose”.

Una conferenza stampa a cuore aperto, ancora una volta Francesco Totti vuol essere chiaro per il bene della Roma e soprattutto per la sua gente, che lo ha sempre sostenuto. Finisce così questa lunga storia d’amore.