Cos'è un DPCM? Quando un atto è emanato dal presidente del Consiglio dei ministri prende la denominazione di decreto del presidente del Consiglio dei ministri
In questo periodo sentiamo tanto parlare di DPCM: ma di cosa si tratta? Più comunemente un decreto ministeriale (DM) è un atto amministrativo emanato da un ministro nell’ambito delle materie di competenza del suo dicastero. Quando questo tipo di atto viene emanato dal presidente del Consiglio dei ministri prende la denominazione di decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM).
I regolamenti adottati con decreto ministeriale vengono diffusi dai singoli ministri e semplicemente riferiti al Presidente del Consiglio prima dell’entrata in vigore. Nel caso in cui l’organo emanante sia lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, nell’ambito delle funzioni di coordinamento e indirizzo politico-amministrativo ed esso attribuite, il regolamento viene emanato, per l’appunto, nella forma di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM).
Il decreto ministeriale, perciò, è solitamente generale e astratto, in quanto mette norme tecniche di dettaglio, o generiche ma relative ad uno specifico argomento, con lo scopo dell’entrata in vigore di una data norma di legge.
È sempre prescritto dalla legge, che dopo aver delineato i principi fondamentali di una data materia (ad esempio, la classificazione delle strade), ne affida l’esatta definizione tecnica ed attuazione al ministro competente, che la effettua con proprio decreto. Sotto questo aspetto, il decreto ministeriale non va però confuso con il decreto legislativo, che è invece un atto avente forza di legge emanato dal Governo nel suo insieme a seguito di una legge di delega parlamentare.
Fonte: Wikipedia