Alex Polidori: "Vorrei far conoscere la mia musica a più persone possibili", ecco cosa ha dichiarato il cantante e doppiatore in un'intervista a Bellacanzone.
Da venerdì 26 Giugno sarà disponibile su Spotify e in tutti i principali digital store “Mare di plastica”, il nuovo singolo di Alex Polidori, talentuoso cantautore nonché una delle voci più celebri e rappresentative del doppiaggio italiano.
Come nasce “Mare di plastica “?
L’idea è nata qualche mese, mentre guardavo un servizio in tv sui cambiamenti climatici e il problema della plastica in mare. Mi ha toccato e colpito moltissimo. Ho iniziato a riflettere sul fatto che se ognuno di noi cambiasse alcune abitudini, si potrebbe migliorare la situazione e far sì che l’uomo inizi ad impattare sempre meno sulla salute del pianeta. Basta andare su internet e cercare immagini inerenti alla plastica in mare per farti accendere la lampadina e pensare che una di quelle bottiglie di plastica finite in acqua, potrebbe essere quella che hai gettato a terra senza pensare, o che hai buttato nel cassonetto sbagliato. E non esiste rimandare, non esiste “poi”. Bisogna cambiare il presente per cambiare il futuro. Mi ha ispirato tutto questo. Durante la quarantena mi sono avvicinato sempre di più al tema, partecipando anche a dirette instagram a tema ambientale con alcuni esponenti del movimento Fridays For Future, ho fatto delle modifiche e ultimato il progetto.
Credo fermamente che la musica sia uno dei mezzi di comunicazione più potenti e adatti a veicolare un messaggio così importante.
Cantante, attore e doppiatore: se dovessi scegliere uno solo di questi tre aspetti del tuo lavoro?
Ho iniziato a cantare e a recitare fin da piccolissimo, e le due cose sono sempre state due binari sullo stesso sentiero. Penso che ognuna di questa attività faccia parte di me e non ce n’è una che sovrasta l’altra. Forse mi sento più ambizioso per quanto riguarda la carriera musicale, ma solo perché nel mondo del doppiaggio sono più affermato e la strada, per quando ricca di sfide sempre nuove, è un po’ più spianata rispetto a quella della musica che vedo più tortuosa, in salita, e questo fa salire le mie motivazioni e la mia voglia di realizzarmi.
In questo periodo hai lavorato ad altri brani?
Durante il lockdown ho pubblicato un singolo, “virus bastardo”, nato da un esperimento social. Ho praticamente scritto la canzone insieme ai miei follower, attraverso sondaggi e suggerimenti. Ne uscita una canzone simpatica che descriveva la quotidianità in quarantena ed è stata molto apprezzata. Sto lavorando ad altri singoli per il futuro. Vorrei far conoscere la mia musica a più persone possibili.
Cosa pensi del futuro del mondo dello spettacolo post Covid?
Sarà dura. È già dura e spero che le cose d’ora in poi possano solo migliorare. Da una parte è un settore che per forza di cose è tra i più colpiti, per le sue caratteristiche e non si può fare molto. Dall’altra le istituzioni devono mettersi in moto per dare risposte concrete e per supportare tutti i lavoratori dello spettacolo che non ce la fanno.
Presto sarai IAN in Onward di Disney Pixar: vuoi darci qualche anticipazione?
È tutto top Secret e non posso dire molto. Posso solo dire che è un film bellissimo, e come sempre quando si tratta di questi capolavori, riderete e vi commuoverete.
Altri lavori in ballo? Dove ti ascolteremo/vedremo prossimamente?
Mi sentirete nel nuovo film di Wes Anderson the French Dispatch, in cui doppio l’attore candidato all’oscar Timothèe Chalamet, già doppiato in molti film (non so quando uscirà). Poi in varie nuove stagioni di serie su piattaforme streaming come “The Rain” su Netflix e la fortunata “The Boys” su Amazon prime video.