Intervista a Paky Maione, artista arrivato ad un passo dalla vittoria di Amici che rilascia la hit estiva "il sapore dell'estate". Qui l'intervista completa.
Pasqualino Maione alias Paky Maione torna sulla scena musicale con il nuovo ed entusiasmante singolo “Il Sapore dell’Estate”. Fresco e a tratti malinconico il nuovo brano racconta i sapori associati ai ricordi che l’estate lascia ogni anno. Noi l’abbiamo intervistato, ecco cosa ci ha rivelato.
Ciao Paky, partiamo subito con la novità musicale che ti riguarda. Il singolo “il sapore dell’estate” segna il tuo ritorno musicale, raccontaci la genesi di questa canzone.
Questo brano nasce l’anno scorso con Nunzio Marzulli che è uno degli autori però poi l’anno scorso non l’abbiamo più fatto uscire. L’abbiamo conservato e nonostante adesso il periodo sia un po’ particolare abbiamo deciso di farlo uscire comunque. La canzone parla della fine dell’estate e dei ricordi che la stagione estiva lascia dentro di noi: gli amori, gli incontri, le vacanze. Nunzio mi ha proposto questo brano e poi abbiamo scritto insieme il testo, ci sono anche altri autori. Si stacca dai canoni sonori estivi come il reggaetton ed è voluto perché volevo proporre qualcosa di diverso.
Quest’anno l’estate ha un sapore diverso come hai detto tu, dato il periodo particolare di emergenza sanitaria. Per te quest’anno che sapore ha l’estate?
Adesso è un po’ più dolce, questo fine inverno-inizio primavera abbiamo digerito un boccone amaro e adesso finalmente si respira un po’ di più anche se fa molto caldo. Sicuramente non è l’estate che immaginavamo o come abbiamo passato gli anni passati. La differenza si vede, si sente però riusciamo a godercela e non cosa scontata dopo il lockdown. Dopo la quarantena uscire di casa, andare a trovare qualcuno è già estate così.
Il video del brano l’avete girato in precedenza o quest’anno?
No, il video è stato girato quest’anno con tutte le dovute accortezze e misure di sicurezza. Lo stabilimento dove abbiamo girato, in quel periodo era chiuso. Le comparse ci sono però distanziate, con le mascherine.
Ora ti fai chiamare Paky e il cambio nome rispecchia anche un cambiamento artistico, com’è il Pky di oggi rispetto al Paky Maione degli esordi?
Sicuramente più maturo, cresciuto perché gli anni purtroppo passano per tutti ahahah (ride). Sono sicuramente più consapevole, più maturo artisticamente, so quello che voglio e quello che non voglio più. Con gli anni, l’esperienza, le delusioni e le gioie della vita si matura e si acquisisce maggiore consapevolezza di se stessi. Prima ero più permaloso, me la prendevo per tutto, adesso invece ammortizzo la cosa, mi faccio scivolare addosso le cose. Vivi e lascia vivere e chi si fa gli affari suoi campa cento anni! Ahahaha (ride).
Tu sei stato uno dei cantanti più amati del talent Amici, una volta uscito dal programma ti aspettavi qualcosa di più?
Sì sicuramente sì. Tutti entriamo lì con dei sogni da realizzare ed è già un traguardo arrivare lì. Sono contentissimo di essere arrivato fino in fondo, in finale. Poi siamo tanti ragazzi che sognano il successo duraturo e non tutti riescono a realizzarlo perché funziona così. Però sono comunque contento di quello che ho fatto, da allora non mi sono più fermato e la musica è diventata il mio lavoro. Si cerca di andare avanti con i sogni sperando di realizzare qualcosa in più.
Io ricordo che eri molto portato per i Musical…
Sì mi piaceva recitare. Dopo Amici ho fatto parte del Musical “Portami tante rose.it” con Valeria Valeri, una grandissima del teatro che purtroppo è venuta a mancare. Poi c’era anche Paolo Ruffini, grande amico, grande persona e altri ragazzi di Amici tra cui Roberta Bonanno. Questa esperienza mi è piaciuta molto e avrei voluto continuare anche in ambito musical, ma poi mi sono dedicato completamente alla musica. Non è detto che non possa tornare a fare musical!
Dalla tua edizione Amici è cambiato, si è rinnovato tanto. Hai avuto modo di seguirlo in questi anni? Ci sono dei ragazzi che ti hanno colpito di più?
-Si ho seguito il programma, non c’è più la recitazione è stata eliminata come categoria e un po’ mi dispiace. Fare le lezioni di recitazione o di ballo con la Celentano con il tutù era molto divertente (ride). Fare lezione con Fioretta Mari, grandissima attrice era bellissimo. Il tutto era tutto più bello, emozionante, ad esempio io proprio grazie a queste lezioni ho scoperto che mi piaceva recitare. Adesso è un peccato che non ci sia più la recitazione, i musical. Ci sono molti ragazzi che mi hanno colpito, Annalisa, Alessandra, Emma, Sergio Sylvestre, Alberto, Giordana, ce ne sono tanti.
Recentemente ti abbiamo visto a Domenica In, com’è stato lavorare con la Zia della tv Mara Venier?
Mara Venier è una pazza scatenata, in senso buono,(ride). Mara è una grandissima signora della televisione, molto naturale, spontanea, vera in quello che fa. Poi c’è stata la canzone “Mara ti voglio ora” che a lei è piaciuta molto, che ho cantato lì, è stata una bella esperienza.
Invece in studio di registrazione come ti approcci alle canzoni e alla scrittura dei brani?
Se devo dirti come succede il processo che mi porta a scrivere brani e melodie non so spiegartelo perché l’ispirazione arriva all’improvviso. Succede in macchina, sotto la doccia, al supermercato, ovunque (ride). Di solito parto sempre da una melodia e poi ci metto il testo. Poi grazie ai miei arrangiatori, alla squadra in generale con cui lavoro si sviluppa il tutto e nasce la canzone. Poi si va in studio e speri che ogni canzone sia un successo.
Il palco dell’Ariston invece come lo vedi?
Eh… a chi non piacerebbe andarci?!? Purtroppo quest’anno grazie ad Amadeus che ha avuto la brillante idea di abbassare l’età da 36 a 33 per poter partecipare a Sanremo Giovani non posso candidarmi perché ho 36 anni e non rientro. Magari ci rientro come Big?! Chi lo sa…! Con qualche featuring… aspettiamo!
Hai mai pensato di fare qualche altro show televisivo come ad esempio Tale e Quale?
Sì ci ho provato anche con Tale e Quale, sia quest’anno che l’anno scorso ma purtroppo non mi hanno preso. Hanno preso Virginio a cui faccio un grande in bocca al lupo, è molto bravo. Devo dirti però che mi è dispiaciuto non prendere parte al programma.