In uscita il 12 settembre Tutta un'altra vita, diretto da Alessandro Pondi con protagonisti Enrico Brignano, Paola Minaccioni e Ilaria Spada. Durante la conferenza stampa tenutasi presso l'Eden Film Center di Roma, il cast (attori, regista, produttori) ha risposto a diverse domande: ecco tutte le dichiarazioni rilasciate nel corso dell'incontro con i giornalisti.
A due anni dall’ultimo film torna sul grande schermo Enrico Brignano, protagonista della nuova commedia diretta da Alessandro Pondi, insieme a Paola Minaccioni ed Ilaria Spada. Le riprese erano iniziate nel 2017 e si sono svolte tra Roma, Tarquinia e Civitavecchia. Il film parte da una domanda: cosa faresti se per una settimana il destino ti facesse vivere tutta un’altra vita?
Gianni (Enrico Brignano) è un tassista romano con una vita monotona che per questo sogna di diventare ricco e cambiare la sua vita. Un’agiata famiglia in partenza per le Maldive si dimentica le chiavi della propria abitazione nel taxi di Gianni, che se ne impossessa ed inizia una nuova vita completamente diversa e che gli riserva molte sorprese, tra cui l’incontro con Lola (Ilaria Spada). Gianni è pronto quindi a lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita, peccato però che dopo una settimana tornino i proprietari della villa.
Finora niente di così sorprendente: non è la prima volta che Brignano si cimenta in un ruolo simile, si dica lo stesso della Minaccioni (moglie di Gianni) e di Ilaria Spada (donna avvenente e tentatrice). Quello che cambia probabilmente è il modo in cui questa storia viene narrata (come ha dichiarato lo stesso regista Alessandro Pondi) perché scava nei personaggi, inizia come una farsa ma poi non sviluppa questo lato. La sfida del regista è stata quella di far riflettere tutte le persone, indirizzandosi verso il realismo tenendo sempre come punto di riferimento i film di Alberto Sordi.
Tutta un’altra vita: conferenza stampa
Durante la conferenza stampa tenutasi presso l’Eden Film Center di Roma, il cast (attori, regista, produttori) ha risposto a diverse domande. La Minaccioni per esempio, ha voluto sottolineare più volte il grande lavoro degli sceneggiatori e come dietro alla comicità ci sia un grande impegno ed un discorso psicologico più profondo. “A volte – ha affermato – quando reciti con un grande capocomico come Enrico Brignano c’è il rischio che possa schiacciarti, che voglia emergere solo lui invece Enrico è stato molto umile e molto bravo in questo. E’ stato veramente un lavoro di squadra”.
E’ dello stesso parere anche Ilaria Spada che si dichiara molto soddisfatta sia del film, sia del bel periodo che sta attraversando; nel marzo 2019 è convolata a nozze con l’attore romano Kim Rossi Stuart mentre solo due mesi fa ha partorito il suo secondogenito.
Sembra che non sia stato dato molto spazio a Brignano per improvvisare, “solo su qualche sfumatura” ha dichiarato, in modo assolutamente tranquillo e senza polemizzare. Anzi, tutto il cast (di cui fanno parte, oltre ai già citati tre protagonisti, anche Maurizio Lombardi, Monica Vallerini e Daniela Terreri) ci ha tenuto a sottolineare come le linee guida disegnate dal regista fossero sì, talvolta rigide, ma allo stesso tempo dessero sicurezza per un’interpretazione ottimale, a volte limitata a solamente due ciak per scena, mentre altre fino a 8/10 ciak.
A chi gli chiede se il film sia simile ad altri, come “Poveri ma ricchi“, Brignano risponde di no. “E’ completamente diverso. E’ diversa la produzione, è diverso il regista, il cast. Tra l’altro lì vi era un capocomico: Christian De Sica. Io ero la sua spalla destra, il che non è facile. In questo film invece sono davvero il protagonista, è una commedia italiana mentre Poveri ma ricchi era una remake di un film francese e non vi era alcun momento drammatico.”