Cenone di Capodanno da Carlo Cracco a 350 euro: il menù completo per l'ultima sera del 2018 previsto nel suo ristorante a Milano con un'aggiunta di 200 euro per le bevande. Ecco quali sono i piatti compresi dal menù proposto dallo chef stellato per la notte di San Silvestro in attesa del 2019.
Cifre da capogiro per il cenone di Capodanno da Carlo Cracco? Tutti aspettano con ansia l’anno nuovo: in ogni parte del mondo c’è tanta attesa per la mezzanotte, così chi non vuole passare la classica serata a casa decide di andare a mangiare in un bel ristorante. Bisogna però stare attenti con i prezzi: il costo minimo di un menù a Capodanno, si sa, è di 50 euro, bevande escluse. Non c’è scampo. Eppure chi vuole una cena preparata da uno chef stellato deve aumentare di molto il proprio budget.
I posti per il ristorante nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano di Carlo Cracco sono quasi tutti esauriti, anche se il prezzo è decisamente stellare: come riporta Fanpage sono ben 350 euro a persona, bevande escluse, ovviamente. Questo “piccolo particolare”fa lievitare il conto finale di ben 200 euro a persona per abbinare i vini al calice proposti nel menù per accompagnare ogni portata.
Ma cosa c’è in questo menù? Si comincia con un aperitivo di benvenuto e calice di Champagne, si continua con un’insalata russa caramellata, ostrica in crosta di cacao con caramello salato e noci al latte e code di scampi marinate al lampone e ananas arrosto. A completare gli antipasti c’è un uovo soffice dorato servito con lattuga, cedro e caviale. La cena prosegue con ravioli di bietole, ricotta, funghi e tartufo bianco e il secondo composto da filetto di vitello gratinato e salsa al caffè. Per dessert, un dolce al cioccolato bianco, sorbetto al lychees, rose e zucchero moscovado e piccola pasticceria.
La cena al Bistrot di Cracco, invece, costa decisamente meno: si parla di 150 euro a persona, anche in questo caso bevande escluse.
Polemiche su Cracco
In realtà non ci stupiamo, visto che qualche anno fa Cracco ha vinto la causa contro il suo cliente che, ospite del ristorante di via Hugo nel dicembre 2008, si era rifiutato di saldare il conto, 4.140 euro per la precisione, per una cena di sei persone a base di tartufo.
“Non mi sono fatto fare fesso: semplicemente e consapevolmente ho assaggiato un’eccellenza del nostro territorio fatto altrove, tutto qui. Oltre alla polemica il post esce anche una notizia: la pizza di Cracco non costa più 16 euro ma ben 20. Insomma, i social ancora una volta dimostrano che una cosa è comunicare, un’altra è capire e in mezzo tanto parlare a vanvera: in fondo, non si muore assaggiando la pizza di Cracco (che Fiorito descrive come una buona focaccia) e non si va sul lastrico pagandola. Si può fare insomma. E poi si può tornare a Napoli a mangiarsi la pizza vera, apprezzandola (se possibile) anche di più”, ha scritto invece un manager qualche settimana fa in merito a tre pizze, un’acqua, una coca e due caffè per un totale di 80 euro.