Hey, lascia entrare Ascanio dall’8 di gennaio!: ecco l’evento ufficiale dedicato alle canzoni italianizzate in occasione dell'Ascanio Day.
La notte di giovedì 7 gennaio, a partire dalle 22.30 verrà celebrato l’ingresso del messia Ascanio con una diretta esclusiva sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/ascaniohottodigennaio e sul canale YouTube di Clestino Camicia in cui si svolgerà un web party (https://www.facebook.com/events/153060913244678/) con la partecipazione di ospiti esclusivi come Celestino Camicia, Walzer, Nanowar of Steel, Mr. Brenno the Webcat, Massimo Lupato, Le Magliette Cazzute e CanaleTest.
L’evento sarà inoltre dedicato a celebrare il fenomeno della canzone italianizzata e i suoi protagonisti.
Ogni anno l’8 di Gennaio ricorre infatti l’Ascanio Day, in cui una nutrita comunità virtuale ricorda di “lasciar entrare Ascanio”, condividendo il video e parlandone sul web. L’hashtag #AscanioDay è entrato addirittura in Top Trend su Twitter.
Il celeberrimo video di Esce ma non mi rosica, è stato realizzato dal celebre italianizzatore Celestino Camicia: https://www.youtube.com/watch?v=3sCMMhHOmDQ
Chi è Ascanio
Il “mito di Ascanio” nasce il 28 dicembre 2008 quando lo youtuber Celestino Camicia pubblica sul suo canale la versione italianizzata di una celebre Hit del grande cantautore e batterista iraniano Shahram Shabpareh, “Ey Ghashangtar Az Paria”.
Il Camicia ebbe l’idea geniale di italianizzarla in “Esce ma non mi rosica”, cioè di sottotitolarla in italiano in base all’assonanza fonetica (ciò che un italiano potrebbe sentire ad un ascolto superficiale di versi cantati in lingua straniera) e creare un video virale che ha superato ad oggi il milione e mezzo di visualizzazioni.
La canzone è ormai diventata leggenda e vanta decine e decine di cover presenti su YouTube.
Il suo successo non ha solo trasformato le canzoni italianizzate in un nuovo genere che spopola su YouTube e di cui esistono ormai innumerevoli esempi anche precedenti ad Ascanio, ma ha anche fatto nascere una vera e propria tradizione che ha portato alla traduzione non-sense di diverse hit della musica iraniana, russa, indiana, coreana e tante altre.