In radio 1 canzone italiana ogni 3? La risposta di Al Bano alla proposta della Lega per tutelare la musica del nostro Paese rispetto a quella straniera. Ecco cosa ha dichiarato il cantante di Cellino San Marco in merito a quanto dichiarato dopo la vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo 2019 (che avrebbe scatenato questo putiferio).
In radio 1 canzone italiana ogni 3? Questa la bizzarra proposta di legge di Alessandro Morelli (presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera) per riservare “almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana”.
“La vittoria di Mahmood all’Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica – ha dichiarato Morelli ad Adnkronos – Io preferisco aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare. Mi auguro infatti che questa proposta dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani”.
Anche se non è chiaro cosa c’entri Mahmood, visto che il vincitore della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo è italiano, c’è chi ha risposto a questo appello con gioia. Tra questi Al Bano. Rincarando addirittura la dose.
“Solo una canzone italiana su tre è poca cosa. Almeno sette su dieci! Bisogna fare come in Francia dove le radio trasmettono il 75 per cento di musica nazionale e il 25 per cento di musica straniera. Occorre tutelare di più la nostra tradizione, come fanno gli altri Paesi”, ha detto.
Già qualche giorno fa il cantante di Cellino San Marco non aveva speso belle parole nei confronti della kermesse canora di mamma Rai, del suo direttore artistico e del trionfatore.
“È simpatica, per carità. Secondo me però, con tutto il rispetto di tutti coloro che fanno rap stanno uccidendo la melodia italiana. O è l’Italia che sta andando verso il rap, oppure si è americanizzata concedendosi degli schemi verbali in italiano”, questo il giudizio di Al Bano in merito a “Soldi” in un’intervista a Un giorno da pecora su Rai Radio 2.
“Mi aspettavo qualcosa di più… Baglioni e il resto della truppa sono stati un po’ troppo autoreferenziali – ha continuato – A me la Giuria d’Onore una volta mi ha fatto perdere un primo posto e un’altra volta mi ha escluso da Sanremo. Il televoto? Il Festival appartiene agli Italiani ed è giusto che siano loro a votare… In un mio ipotetico Festival quali superospiti chiamerei? Celentano, Morandi, Ranieri. Ma anche J-Ax e Rovazzi”.
Verranno ascoltate le sue parole?