Le "Baby Pelones": arrivano in Italia le bambole senza capelli per la lotto ai tumori infantili. "Conto sul vostro aiuto!" scrive Laura Pausini.
Qualche giorno fa sui suoi profili social ufficiali Laura Pausini ha pubblicato una foto che la ritrae insieme ad un bambino malato di tumore con in braccio una delle “Baby Pelones“, le bambole senza capelli arrivate in Italia grazie alla collaborazione tra l’ONG Juega Terapia ed il reparto Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “L’acquisto di ogni bambola andrà a finanziare la ricerca sullo studio molecolare dei tumori rari dell’infanzia. Conto sul vostro aiuto!” scrive la cantante romagnola nella didascalia della foto.
Il bambino che posa con lei in foto si chiama Guille, apprendiamo dal post stesso, un bambino spagnolo che Laura Pausini ha conosciuto grazie alla Fondazione Juega Terapia con cui ha collaborato per il progetto “BabyPelonesJT”, omaggio ai bambini affetti da cancro. Le bambole sono senza capelli ed hanno un foulard in testa, ognuno dei quali è disegnato da un artista diverso. Quello che compare nella foto da lei pubblicata, per esempio, è stato realizzato proprio dalla Pausini, insieme a sua figlia Paola.
Queste bambole hanno superato il milione di vendite e sono arrivate in dono ai bambini ricoverati negli ospedali in Spagna, Portogallo, Messico, Argentina, Colombia, Brasile e Miami. Finalmente arriveranno anche in Italia e la testimonial della campagna nel nostro paese è, appunto, Laura Pausini (non è la prima VIP a compiere un gesto simile, l’hanno già preceduta nei rispettivi paesi personalità di fama internazionale come Shakira, Richard Gere e Ricky Martin).
Vip e beneficenza
Speriamo che tanti altri personaggi famosi seguano il suo esempio e si diffonda questo progetto benefico; non è la prima volta comunque che accade una cosa simile. Di recente infatti è uscita la notizia, per esempio, che Lionel Messi sta costruendo il più grande centro per il cancro infantile in Europa. Sarà costruito a Barcellona e diventerà operativo nel 2020, attraverso la sua fondazione il campione argentino ha raccolto oltre 300 milioni di euro. La nuova struttura, chiamata SJD Pediatric Center, sorgerà all’interno dell’ospedale Sant Joan de Déu e sarà un’eccellenza nel settore.
Per tornare in patria, cosa dire dunque della generosità dell’ex capitano e dirigente della AS Roma, Francesco Totti? Ambasciatore dell’Unicef, Francesco si è occupato da sempre di migliorare la vita ai bambini in difficoltà. Se provassimo a scrivere un elenco di azioni benefiche fatte da Francesco Totti, probabilmente sarebbe incompleto, perché spesso si è trattata di beneficenza non ostentata, citeremo quindi solo un episodio risalente ormai a qualche anno fa, quando Maurizio Costanzo svelò che, dopo aver lanciato un raccolta fondi a “Buona Domenica” per l’acquisto di un macchinario per la conservazione delle cellule staminali necessario per il trapianto di midollo osseo di alcuni bambini malati, fu proprio Totti a chiamarlo e occuparsene in prima persona: il macchinario si trova oggi all’Ospedale Santo Spirito di Pescara.
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