Mauro Ermanno Giovanardi a Lingue a Sonagli: “Fase 2? Per l’ignoranza che vedo in giro meritiamo l’estinzione”, ecco cosa ha dichiarato a Radio Rock.
Mauro Ermanno Giovanardi è una delle voci più belle del panorama italiano. E’ uno dei due fondatori dei La Crus, con i quali esordisce nel 1995. Poi nel 2007 inizia un percorso solista che lo porta a vincere il Premio Tenco come miglior disco dell’anno nel 2017 con “Il mio stile”. Vive da sempre a Milano e il modo in cui la città lombarda ha subito il Coronavirus e la ripartenza della Fase 2 Lo racconta a Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Radio Rock ideato e condotto dal cantautore Bussoletti.
Ecco quali sono state le dichiarazioni più calde trasmesse durante la diretta di mezzanotte sui 106.600.
Su come la gente sta gestendo la Fase 2 della riapertura: “Devo dire che sono rimasto abbastanza sorpreso e un po’ schifato da come la gente sta gestendo questa riapertura della Fase 2. Di sicuro per l’ignoranza che circola ci meritiamo… l’estinzione. Un sacco di gente giovane che gira! E’ vero che per due mesi siamo stati chiusi ma te ne fotti ei tuoi genitori più anziani? Ho visto che ci sono due categorie: quelli che ancora seguono per fortuna le regole della mascherina e dei guanti e i coglioni che escono e se ne fottono. Questi secondi sono un po’ come quelli che non pagano le tasse e pesano su quelli che invece le pagano”.
Un possibile scenario apocalittico: “Se ci fosse una seconda ondata, sarebbe davvero davvero un casino. La gente inizierebbe a rubare al supermercato o a dare una botta in testa a chi sta caricando la spesa in macchina. Quando il popolo si affama, succedono cose brutte”.
Sui concerti dopo il Coronavirus: “Credo che per pogare dovremo aspettare l’estate/autunno del 2021. Con tutte le limitazioni che ci sonio quest’estate, si faranno solo cose piccole e finanziate da enti pubblici. Un promoter privato non avrebbe margine di guadagno rispetto ai costi che avrebbe per sanificare tutto. Qualcosa comunque dovranno fare ma la vedo dura per i club in autunno. Se prima ragionavano su circa 300/400 ingressi, ora dovrebbero lavorare su 80!”