Cos'è la sindrome di Stoccolma? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa sindrome di cui si parla tanto in questi giorni.
In questi giorni si parla tanto sui social della Sindrome di Stoccolma: ma di cosa si tratta?
Cos’è la sindrome di Stoccolma?
La sindrome di Stoccolma è uno stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che colpisce alcune vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Ecco la definizione precisa:
Stoccolma, sindrome di Particolare stato psicologico che può interessare le vittime di un sequestro o di un abuso ripetuto, i quali, in maniera apparentemente paradossale, cominciano a nutrire sentimenti positivi verso il proprio aguzzino che possono andare dalla solidarietà all’innamoramento. L’espressione fu usata per la prima volta da Conrad Hassel, agente speciale dell’FBI, in seguito ad un episodio avvenuto in Svezia nell’agosto del 1973: quattro impiegati di una banca di Stoccolma, tenuti in ostaggio da due rapinatori per sei giorni, una volta rilasciati, espressero sentimenti di solidarietà verso i sequestratori arrivando a testimoniare in loro favore, con manifestazioni di ostilità verso il mondo esterno (polizia, autorità, ecc.). Gli effetti a breve e lungo termine sono caratterizzati da una sintomatologia ansiosa, disturbi fisici e psicofisici e sintomi depressivi.
Fonte: Treccani
- Chi succede alla Regina Elisabetta?
- Perché i cantanti di Sanremo dicono Fantasanremo?
- Perché i cantanti di Sanremo dicono Papalina?
- Codici televoto Sanremo 2022: serata 3 febbraio
- Perché i cantanti di Sanremo dicono “Un saluto a Zia Mara”?