Gaetano Scirea era in Polonia nella veste di vice-allenatore della Juventus di Dino Zoff quando l’auto sulla quale viaggiava per raggiungere l’aeroporto e rientrare a Torino prese fuoco, dopo un terribile scontro che non gli lasciò scampo. Ecco il ricordo a trent'anni dalla morte a cura di Donatella Bellacanzone.
Domenica 3 settembre 1989 in onda durante “La Domenica Sportiva“, la notizia che non vorresti mai ricevere, non vorresti mai comunicare: “Un tragico fatale incidente ci priva di un amico, un grandissimo atleta… Gaetano Scirea” .
Sono trascorsi 30 anni, ma sembra ieri che viene a mancare un marito per la signora Mariella, un papà per il piccolo Riccardo, un osservatore tecnico per la Juventus, un grande uomo per tutto il mondo del calcio.
Era andato ad osservare giovani atleti per la sua Juve e sono in particolare proprio questi ragazzi che hanno perso un Maestro da cui avrebbero potuto imparare non solo il mondo del calcio, ma come ci si rapporta con gli avversari, ricordandosi che il calcio è e sarà sempre un gioco. Scirea era amato da tutto il mondo sportivo, anche dalle tifoserie avversarie, per il suo modo corretto di svolgere il suo lavoro che non era solo quello, era soprattutto passione.
Il suo passo al centro del campo era unico, la sua falcata inconfondibile, il suo modo di affrontare gli avversari, sempre lealmente, con la correttezza che lo distinguevano. Un vero grande Campione con l’umiltà di un bambino che ogni giorno scopre un mondo che ama sempre più.
Tragico per lui la sera della finale di Coppa dei Campioni in cui dovette alzare la coppa con la morte nel cuore, sapere e vedere quello che era accaduto non faceva parte dello sport che lui amava. Più bella la sera dell’11 luglio 1982, con la fascia da Capitano, alzare quella coppa come Campione del Mondo di Spagna ’82.
Per questo ci piace immaginarlo su quell’aereo che riportava i campioni del mondo a Roma, in quell’infinita partita a carte insieme al Presidente della Repubblica Sandro Pertini ed al Ct Enzo Bearzot. Da lassù ci sembrerà non essere passato un giorno senza quel suo sorriso. Ciao grande Campione.
Donatella Bellacanzone
Una canzone per Scirea
“Tramite un amico comune sono riuscito a contattare Mariella Scirea, la moglie di Gaetano. Ho ottenuto un appuntamento a casa sua. Avevo registrato un provino pianoforte e voce. Mariella dopo qualche secondo dall’inizio del brano ha mostrato una forte commozione. Alla fine dell’ascolto della canzone si è alzata dalla poltrona e ringraziandomi emozionata ci siamo abbracciati. Ricorderò quell’abbraccio per sempre. Mi è sembrato, abbracciando lei, di abbracciare Gaetano”, ha dichiarato Giuseppe Fulcheri in un’intervista a Bellacanzone in merito al suo brano dedicato proprio a Scirea.