Sanremo 2024: le pagelle fashion della Rosanna Cancellieri dei Povery.
Sanremo s’è desta e dunque scongelo con giubilo la personalità di Rosanna Cancellieri dei Povery ch’entro mi rugge! Il quinto Festival dell’Era Amadeus va a iniziare e le mie pupille aduse al glamour più spinto e stravagante sono pronte a strabuzzarsi di fronte a capesantiche manifestazioni su tripudio di colori e di paillettes. E invece. Tra i numerosi sponsor del Festivallo si erge come presenza occulta ma pesantemente evocata nientedimeno che la Giuventus: IL BIANCO CHE INCONTRA IL NEEEEERO è il mood indiscusso di questa prima serata della kermesse. Così a fronte di una Mannoia Barbie Sposa Gitana, un Mi si è ristretto Sangiovanni e un Padre Diodato versione Santone da Midsommar horror in total white, ci troviamo una spennellata quasi unanime di nero che sperequa sulla maggior parte dei cantanti il bonus Perlana del FantaSanremo. Mentre stringo con furore trattenuto la mia tazza della Regina Elisabetta con una carrellata di 6 dei suoi tailleur colorati più iconici mi riservo di attendere almeno la serata dei duetti prima di far bere la cicuta a una finora frustrata, salvo pochi Ricchi e Poveri sprazzi, Cancellieri interiore.
Premio della Critica
I miei occhi fanno pupi pupi e mi sdilinquisco di fronte all’outfit sontuoso di un ringalluzzito Ghali: la pioggia di cristalli del total look firmato Loewe è decisamente pane per i miei denti. Perfetto sotto ogni punto di vista, manco fosse Mary Poppins, Ghali indossa con grazia cardigan e polo in cashmere su pantaloni ampi in denim e scarpe tutte tempeSCtate di pietre preziose. Nemmeno l’alieno Rich Ciolino può distrarci da cotanta celeste – è celeste, non ceruleo, questa volta – apparizione.
Premio Sorpresa
I Ricchi e Poveri, Angelo e Angela, fanno il loro ingresso trionfale sul palco avvolti da un nastro rosso gigante che titilla i ricordi dell’infanzia e ci riporta subito all’Esercito del Red Ribbon di Dragon Ball. Scartato il regalo, anche loro cedono al rassicurante total black, firmato Vivetta Ponti, ma vuoi mettere il tocco di locura? Quindi, ok, neri sì, ma non tutta la vita.
Premio Ripiamoce tutto chello che è ?u nuost:
Big Mama si mette in tasca tutta la retorica sulla body positivity e passa ai fatti, indossando la creazione magnifica di Lorenzo Seghezzi che le sta a pennello con grinta senza pari. Abito strapless con corpetto effetto clessidra, trasparenze sui fianchi e gonna ampia con inserti in tulle. A completare, nail art aggressive con unghie affilate e super lunghe: qui si lascia il segno.
Bonus
77: Le gambe di Loredana Bertè sono leggenda. Il mini abito di Valentino, versione scolaretta/educanda, ma corto corto corto, può accompagnare solo.
Tattoo: Etro damascato per Angelina Mango. Poteva essere Castello delle Cerimonie, invece Angelina indossa con personalità l’abito tatuaggio e sul palco dell’Ariston è tutt’altro che noia.
Premio delle Giostre: Dargen ricoperto di orsacchiotti di peluche è già iconico, manco fosse il campione universale di presa del codino al calcinculo. Il mio debole per Moschino non influenza assolutamente il mio giudizio ultra-positivo su questo specifico outfit.
Malus
Fiori appassiti: Rose Villain in Marni vuole omaggiare Sanremo, la città dei fiori. Si esibisce però a tarda ora e, forse, sarà per questo che a noi da casa quei bocciuoli non ci sembrano poi tanto in forma.
Sanpei: Il gilet multi-tasche di Mahmood non può che lasciare perplessa l’opinione pubblica desiderosa di vederlo sfoggiare la già celeberrima Tuta Gold. Alessandro, sii didascalico questa volta, per stare più comodo i 5 cellulari puoi pure lasciarli in albergo, va’.