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Sanremo tutto l’anno: in quattro alla ricerca del bis

Mahmood: testo, accordi e autori di "Barrio"

Sanremo tutto l’anno: in quattro alla ricerca del bis, ecco chi sono quelli che hanno già vinto in passato il Festival.

Nella settimana che ha svelato agli ascoltatori del TG1 e, poco dopo, attraverso il grande battage mediatico e sui social, i nomi di due super-ospiti al Festival di Sanremo 2022 (Checco Zalone e Cesare Cremonini) e l’ambiziosa cinquina delle conduttrici che affiancheranno Amadeus nelle singole serate della rassegna (Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli), la nostra rubrica si accinge a passare in rassegna altri quattro pretendenti al titolo: parliamo delle artiste (Emma ed Elisa) e degli artisti (Mahmood e Fabrizio Moro) che sognano di diventare il n. 10 tra cantanti e band capaci di vincere il Festival nella sezione big per due volte. 

Emma Marrone, infatti, ha vinto il Festival nel 2012 con “Non è l’inferno”, in un’edizione condotta da quel Gianni Morandi che, tra pochi giorni, sarà suo rivale per il titolo (e pure lui con la speranza di bissare, come abbiamo ricordato nel nostro articolo dedicato ai veterani della manifestazione). Pertanto, in caso di vittoria conseguita esattamente dieci anni dopo la sua prima volta, Emma eguaglierebbe Anna Oxa, che all’Ariston ha trionfato nel 1989 con “Ti lascerò” (in duetto con Fausto Leali) e nel 1999 con “Senza pietà”. Reduce dalla seconda esperienza sotto la sapiente direzione del maestro Muccino, nella serie tv “A casa tutti bene”, Emma ha anche affiancato Carlo Conti nella conduzione dell’edizione 2015.

Il 2001 è invece l’anno della consacrazione sanremese di Elisa Toffoli, che, già reduce dai successi commerciali ottenuti con brani in lingua inglese, ha portato a casa la vittoria con “Luce (Tramonti a Nord-Est)”, scritta con Zucchero, nell’edizione condotta dall’indimenticata Raffaella Carrà. Attenzione, riassaporare il gusto della vittoria dopo non averlo fatto per oltre vent’anni dalla prima volta è esperienza toccata solo ai componenti veterani dei Matia Bazar, che, con formazioni diverse, hanno segnato il loro nome nell’albo d’oro della rassegna nel 1978 con “…e dirsi ciao” e nel 2002 con “Messaggio d’amore”. Anche Elisa troverà in Massimo Ranieri, di cui abbiamo già parlato nella puntata dedicata a chi ha esordito quando il Festival si teneva al Casinò di Sanremo, un rivale capace di contenderle questa speciale emozione.  

Molto più recente è l’affermazione di Mahmood, che nell’edizione del 2019 con “Soldi” ha sbancato l’Ariston e fatto arrabbiare Ultimo! Quest’anno ritenterà, in coppia con Blanco: un duo che può essere considerato tra i favoriti in gara. La doppia vittoria in un lasso di tempo così ristretto non rappresenterebbe una rarità per la storia del Festival: infatti Claudio Villa, Gigliola Cinquetti, Peppino Di Capri, Bobby Solo e Iva Zanicchi (anche lei tra le veterane di cui abbiamo già parlato) sono tornati alla vittoria entro un lustro dalla loro prima affermazione, mentre Domenico Modugno, Johnny Dorelli, Nicola Di Bari e Nilla Pizzi sono stati capaci di farlo in due edizioni consecutive. Ultimo pretendente al bis tra i big, sempre entro un lustro dalla prima volta, è Fabrizio Moro, che per altro si è portato a casa anche il titolo di miglior nuova proposta durante l’edizione del 2007, condotta da Pippo Baudo e Michelle Hunziker, con “Pensa”. Per lui si tratterebbe anche del primo successo in solitario (proprio come il già citato rivale Gianni Morandi), dopo la vittoria del 2018 in duo con Ermal Meta con il brano “Non mi avete fatto niente”, nell’edizione condotta da Claudio Baglioni, Pierfrancesco Favino e dalla già (ma mai abbastanza!) citata Michelle Hunziker.