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Sanremo tutto l’anno: sei big alla ricerca della prima vittoria

Sanremo tutto l’anno: sei big alla ricerca della prima vittoria

Sanremo tutto l’anno: sei big alla ricerca della prima vittoria.

Ogni giorno gli ascoltatori del TG1 stanno conoscendo in anteprima ospiti e curiosità in ordine al prossimo Festival di Sanremo, e tutti noi con loro. Il significativo ritorno di Laura Pausini, nelle vesti di super-ospite e, qualcuno osa ipotizzare, forse anche di futura conduttrice dell’Eurovision 2022, con l’annuncio della nuova canzone, intitolata “Scatola” e firmata da Madame, che attende di essere presentata al pubblico dell’Ariston, non fa che alzare le aspettative per il programma artistico della rassegna rivierasca, che quest’anno può contare davvero su un cast di eccellenza.
Abbiamo già passato in rassegna per “Sanremo tutto l’anno” quasi tutte le proposte in gara, ma ci restano sei di loro, accomunate da una caratteristica: parliamo di cantanti e band che hanno già calcato il palco dell’Ariston, ma non sono mai riusciti a portare a casa la vittoria. Tra di loro, ci sono anche alcune mie predilezioni: per prima, la romana (e romanista, consentitemi di specificarlo!) Noemi, che ci riprova dopo dodici anni dall’esordio con “Per tutta la vita” e dieci dal solo podio in carriera, su sei tentativi, con “Sono solo parole”. Tra gli autori di “Ti amo non lo so dire”, il suo brano in gara tra pochi giorni, c’è il rivale d’occasione Mahmood.
Tra le mie attese più fervide, ecco anche Le Vibrazioni: per i fan del Festival, la band di Sarcina si segnala per la direzione d’orchestra affidata di nuovo al grande Maestro Beppe Vessicchio! Dopo l’esordio all’Ariston datato 2005 con “Ovunque andrò”, piazzatasi all’ottavo posto, e la partecipazione del 2018, nel 2020 Le Vibrazioni hanno sfiorato il podio durante la prima edizione condotta da Amadeus con “Dov’è”, accompagnati per altro dal performer in lingua dei segni Mauro Iandolo.
Sono per altro molto impaziente di ascoltare il nuovo brano de La Rappresentante di Lista, band che l’anno scorso, dopo un’ospitata nel 2020 con il concorrente Rancore e Durdust, si è piazzata all’undicesimo posto con il brano “Amare” ed ha pure omaggiato una delle rivali d’occasione, esibendosi durante la serata dedicata alle cover in “Splendido splendente”, di e con Rettore. Terza occasione di calcare il palco dell’Ariston anche per Michele Bravi, pure lui già una volta in gara, con il quarto posto di “Il diario degli errori” nel Festival 2018 condotto da Carlo Conti e Maria De Filippi, e una volta ospite di Annalisa nel 2018. Anche nel suo caso conosciamo già il nome del direttore d’orchesta: si tratta del Maestro Enzo Campagnoli.
Risale invece al 2011 l’esordio sanremese di Giusy Ferreri, con un decimo posto per il brano “Il mare immenso”, durante un’edizione condotta da quel Gianni Morandi che sarà quest’anno suo rivale. Poco meglio ha fatto Giusy nel 2014, piazzandosi al nono posto al termine dell’edizione condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, con il brano “Ti porto a cena con me”, prevalso nella formula articolata di quell’anno rispetto all’altro pezzo portato all’attenzione del pubblico, “L’amore possiede il bene”. Eliminazione prima della finale, invece, per “Fa talmente male”, scelta per l’edizione 2017.
Il nostro generale excursus sui big in gara al Festival 2022 si chiude con Irama, che durante l’edizione del 2021, gravemente condizionata per tutti dall’emergenza Covid19, al punto che, come si ricorderà, non era stato possibile prevedere pubblico all’Ariston (mentre il Teatro sarà capiente al 100% quest’anno), era stato certamente il concorrente più penalizzato, a causa della malattia e della conseguente necessità di concorrere attraverso la registrazione video della prova generale, prodotta prima della malaugurata positività. Per l’artista carrarese si tratterà della quarta volta al Festival, dopo il settimo posto tra le Nuove proposte 2016 e l’esordio tra i Campioni con “La ragazza col cuore di latta” nel 2018.