Il "Lieto fine" di Disme sono 14 brani ricchi di collaborazioni e introspezione
Disme giorno dopo giorno sta scalando la montagna che forse lo porterà sull’Olimpo della musica italiana, intanto dopo il singolo “Vattene” featuring Massimo Pericolo, arriva il nuovo album. “LIETO FINE” sarà disponibile in fisico e in digitale a partire da venerdì 15 novembre 2024 ed è ricchissimo di collaborazioni.
Disme nel suo progetto ha coinvolto alcuni dei nomi più apprezzati del panorama urban del nostro Paese. Oltre a Massimo Pericolo, troviamo Bresh, compagno di Disme nel collettivo della Drilliguria, Tedua, con cui il rapper decide di lavorare su un suo brano uscito nel 2016 all’interno del “Vivo Male Mixtape” dandogli una veste nuova e originalissima, Izi nel singolo “Latitanza” già pubblicato nel 2022, e Don Pero.
Le 14 tracce di “Lieto fine” comprendono 11 inediti e brani già conosciuti dal pubblico di Disme, come “Perdonare Questo”, il già citato “Latitanza” feat. Izi e il più recente “Vattene” con Massimo Pericolo, incentrato sulla completa disillusione nei confronti di un futuro ancora incerto e sulla possibilità di evadere dalla realtà circostante attraverso la musica.
“Lieto Fine” segna un’ulteriore evoluzione nel percorso artistico di Disme e dà continuità alla trilogia inaugurata nel 2016 con “Vivo Male”, il primo album pubblicato da indipendente su Youtube, seguito da “Mala Vita” (2018) e da “Malverde” (2020). Il progetto riflette una prospettiva matura e autentica sulle sfide quotidiane e sulle tentazioni della vita di quartiere, senza tralasciare argomenti cari al rapper, come la fede e le relazioni, siano esse d’amicizia o d’amore, che vengono raccontati con il linguaggio diretto tipico dei suoi lavori, quasi a voler sottolineare ancor di più quanto cruda e difficile possa essere la realtà.
Con barre incisive e un mix di sonorità che fondono rap puro e influenze trap, Disme racconta storie di crescita e introspezione, invitando gli ascoltatori a non perdere di vista ciò che conta davvero. Per Disme la musica è una sorta di terapia, lo strumento ideale in cui rifugiarsi per scappare dalla società in cui è inevitabilmente immerso, un elemento in cui le sue riflessioni più intime e profonde possono davvero trovare ascolto, senza secondi fini.