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A quattr’occhi con Lorenzo Rinaldi, dalla cameretta al palcoscenico (Video)

A quattr’occhi con Lorenzo Rinaldi, dalla cameretta al palcoscenico (Video)

L'emozionante esperienza sul palco di X-Factor, il primo inedito e nuovi progetti alle porte. Perché non parlarne a quattr'occhi?

“And after all the lights and shows and long hope lanes it’d be you and me again.”

No other way (2009) di Paolo Nutini, la timbrica soave e in sottofondo l’immancabile atmosfera jazz. Una continua sperimentazione tra il ragtime e il soul quella del cantante scozzese che ha ispirato un giovane e promettente musicista della sua terra natia: l‘Italia.

Lorenzo Rinaldi, classe del 2000, animo vintage e una ribelle testa riccioluta traboccante d’idee. Dalla cameretta al palcoscenico di X-Factor il passo è stato breve per il cantautore ternano che notato dalla sua fan numero uno -qual è la mamma- si presenta alle audition con una chitarra e Oscar Isaac.

“I know now and I just can’t forget.”

Un “bello e scapigliato” di tutt’altro stampo ma che segue con adulazione le orme del grande maestro del retro-soul. Lorenzo Rinaldi canta il romanticismo di Nutini celato sotto lo pseudonimo di “darlin” eppure, per il giovane musicista, chi si nasconderà dietro quello stesso nomignolo? Forse la sua tenera Beatrice Giliberti oppure semplicemente la sua cara vecchia amica qual è la musica.

Concerto San Valentino, Terni, 2020

Una personalità artistica genuina e di grande impatto che ha saputo resistere alle “intemperie” dello show business non nascondendosi dietro un personaggio ma rimanendo fedele al ragazzo che suonava nella sua cameretta.

“Ho sempre cercato di essere umile di portare quello che sono e spero di esserci riuscito anche in televisione che la gente abbia percepito che sono così.

Con Never Had di Oscar Isaac e Let Her Go di Passenger poi, Lorenzo ha affrontato a testa alta il palcoscenico senza perdere il suo stile degno del caro Nutini o perché no, anche di un giovane Bob Dylan.

Tenere fede a sé stessi all’interno dello show business è impegnativo, Rinaldi ha saputo fare tesoro dell’esperienza vissuta e tornando nell’umile realtà ternana ha potuto cogliere al meglio gli spunti artistici che nella quotidianità passano inosservati. “Non mi sento cambiato” afferma con un sorriso bonàrio “ancora non riesco ad abituarmi che vengo fermato per strada per fare delle foto” continua.

L’avventura dietro le quinte di uno dei talent show più famosi d’Italia ha regalato molto a Lorenzo. Emozioni, amicizie ed infine anche l’amore. Siamo lontani dal 1961 eppure la coppia Dylan-Baez sembra aver unito altri due giovani artisti.

Beatrice Giliberti -anche lei ex partecipante di XF13- racconta con un sorriso in volto l’incontro con Lorenzo accomunati dalla stessa sintonia che ha caratterizzato la stella del Folk Joan Baez e quel “vagabondo” di Bob Dylan -come lo soprannominava la Baez stessa-. Un sodalizio umano e artistico che ha permesso ai due cantanti di raccontarsi attraverso la loro passione con complicità.

Condividere le proprie idee e lasciarsi contaminare da altre realtà musicali ha aperto nuovi orizzonti per Lorenzo, a partire da interessanti collaborazioni come quella con l’emergente gruppo ternano dei Mog4no.

Un ragazzo alla mano e con le idee ben chiare sul futuro: fare musica. L’impegno e la dedizione hanno reso Lorenzo Rinaldi un caposaldo del panorama musicale umbro che ora più che mai, stimola i giovani a farsi sentire -sia in senso metaforico che letterale-.

Una passione segreta per il cinema, il sogno di condividere il palco con i Pinguini Tattici Nucleari…Senza ombra di dubbio Lorenzo ha molto da raccontare e la musica parla al suo posto. La pubblicazione del primo inedito “Archè” lo scorso giugno, è l’inizio di un capitolo ancora da scrivere nella carriera di questo giovane artista, eppure non gli avrebbe dato un soldo di fiducia a quella vecchia chitarra riposta in soffitta!

Riprese e Montaggio: Riccardo Mostarda