Intervista ad Alex, giovane talento di grande personalità e maturità. Quando parla della musica, delle sue canzoni gli brillano gli occhi e le parole sono piene di passione e onestà. Ecco cosa ci ha raccontato nella video intervista.
Alex sta muovendo i primi passi per realizzare il suo sogno e dopo la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi ha pubblicato il suo primo ep “Non siamo soli”. Sei tracce che raccontano la sua anima artistica, sei brani per rivelarsi al pubblico e per provare a conquistare un posto nell’olimpo della musica italiana. Alex è un artista di talento che grazie al programma Tv della Fascino ha dimostrato carisma e amore per la musica. Quando Alex parla della musica, delle sue canzoni gli brillano gli occhi e le parole sono piene di passione e onestà. Noi di Bellacanzone lo abbiamo incontrato, ecco cosa ci ha raccontato nella video intervista.
Ciao Alex! Stai vivendo un periodo ricco di emozioni e arrivi da un percorso inteso e lungo all’interno di un talent. Come ti senti? Come Stai?
Ciao! Io sto bene. Adesso ci sono gli instore e sto vivendo tutte le persone, sto bene. Tu come stai?
Anche io sto bene, grazie. è uscito il tuo primo ep, sei brani. Un lavoro molto introspettivo che ti rispecchia, si da il giusto peso alle parole. Com’è stato avere tra le mani il tuo primo ep? Cosa significa per te “Non siamo soli”?
“Non siamo soli” parla di me, è praticamente tutta la mia vita prima di entrare ad Amici. L’80% delle canzoni è stata scritta al di fuori di Amici prima di entrare. Non siamo Soli è l’essenza di tutte le canzoni messe insieme. Non dobbiamo aver paura di mostrare ciò che sentiamo e di essere quello che siamo. Tutti urliamo sogni al cielo aspettando che ricadano. Tutti abbiamo qualcosa nel cassetto che vorremmo far uscire ma che magari per quello che abbiamo attorno non riusciamo a far uscire o non ci sentiamo di farlo e Non siamo soli è tutto questo. Non siamo tutti uguali ma simili e abbiamo tutti qualcosa di grande dentro e non dobbiamo aver paura di tirarlo fuori.
A proposito della paura di mostrarsi e di tirare fuori ciò che si ha dentro c’è una canzone che mi ha colpito particolarmente che è “Senza chiedere permesso”. “Voglio vivere ogni giorno senza chiedere permesso” che dimostra proprio questa voglia di libertà, scritta anche da Michele Bravi …
è stato bellissimo avere una canzone da lui. L’ho sempre ammirato e stimato da non so quanto tempo, da sempre. Un sogno! Sì, come ti dicevo si collega tutto in “Non siamo soli”. Vivere tutto per com’è senza aver paura di mostrare qualcosa, senza chiedere il permesso a nessuno di essere quello che siamo e senza nasconderci dentro noi stessi per la situazione che abbiamo attorno. A volte ci sentiamo piccoli di fronte a qualcosa e non dovremmo, non dobbiamo nasconderci dentro noi stessi.
Un bellissimo messaggio… Tra l’altro ti sei anche esibito con Michele Bravi, com’è stato esibirsi con lui sul palco con colui che ti ha donato una canzone?
Bellissimo! Per me è stata è stata un’emozione quasi più bella della finale di Amici perché non sentivo nessun peso, era una libertà assoluta. Cantare al suo fianco è spettacolare perché l’ho sempre stimato ed è stato bellissimo sentire la sua voce accanto alla mia.
Sei cresciuto tra Italia e Inghilterra, come confluiscono queste due culture nella tua musica? So che lì hai avuto anche qualche esperienza live…
L’Inghilterra mi ha aiutato a capire quello che volevo fare e quale fosse il mio genere musicale con il quale potevo iniziare a scrivere. Prima non scrivevo perché non mi sentivo all’altezza di poter scrivere qualcosa che potesse piacermi. Gli eventi live in Inghilterra sono un Alex che sperimenta, non sono io nel mio. Li facevo con la scuola a fare dei live e portavo canzoni che non mi rispecchiavano al massimo. Questo mi ha aiutato a trovare il mio genere, la mia musica e in Italia ho iniziato a scrivere canzoni mie e a sentirmi al 100% la persona che ero. è servito anche per parlarmi da solo attraverso le canzoni.
C’è una canzone che ti rispecchia appieno e che quando la canti dici “Questa è proprio mia!”?
Sicuramente Sogni al cielo che non è più importante delle altre canzoni però è quella canzone che mi ha permesso di poter essere ascoltato la prima volta. Cantarla è quasi sempre come fosse la prima volta e la cosa bellissima è sentire le persone cantare la canzone stessa. Il senso della canzone è non smettere, non arrendersi è un urlo. Sentire le persone cantarla è una cosa bellissima.
Stai incontrando il tuo pubblico e i fan agli instore, come sta andando?
Gli instore vanno molto bene, mi diverto e sto bene. Vedere persone che mi hanno sostenuto, che mi seguono e che mi capiscono è una cosa che auguro a tutti anche di essere capito per quello che sei.
Invece progetti per il futuro? Stai scrivendo?
Io non vedo l’ora di fare un tour live e spero di poterlo fare entro la fine di questa estate e mi manca anche scrivere. Adesso mi sembra strano non scrivere perché sono sempre in giro e non trovo mai un secondo dove scrivere e buttare giù qualcosa con la chitarra che ho sempre con me. Vorrei un secondo per scrivere prima o poi.
Ad Amici ti abbiamo visto riservato, discreto e sul palco invece ti trasformi e diventi super carismatico. Qual’è quella cosa che ti fa fare lo switch e che ti scatta dentro?
Non lo so, penso sia credere in quello che fai e il lasciarsi andare. Sentire la canzone soprattutto se è scritta da te la senti molto quando la canti ed è facile cadere dentro quello che sto dicendo. Questo penso sia il segreto del cantare con passione, è cadere dentro e sentire ogni parola senza aver paura di dirla a modo tuo.