Emanuele Maracchioni, in arte Emanuele Bianco, romano classe 1993, è cantautore, musicista e produttore italiano. Attualmente il secondo progetto discografico vedrà partecipe anche Walter Babbini, sound engineer tra i più quotati d’Italia, e verrà realizzato presso il Bloom Recording Studio e oltreoceano.
Da venerdì 29 novembre in radio, sulle piattaforme streaming e negli store digitali il singolo SOTTO LA TORRE EIFFEL il nuovo brano di EMANUELE BIANCO su etichetta Fattoria Management distribuito Believe.
Dove ci troviamo?
Nel mio terzo studio di registrazione, zona San Pietro, e da qui sono nati i miei pezzi, come il mio ultimo singolo. “Sotto la torre Eiffel” è un brano che ho scritto questa estate, parla di questo amore appena nato in cui si mette subito in mezzo questa lontananza, questa partenza.
Usciranno altri singoli?
Sto lavorando al nuovo disco di cui l’uscita è prevista nel 2020. Abbiamo molti provini, quindi per il momento stiamo scegliendo piano piano il singolo che verrà dopo. Dal punto di vista della musica sarà un sound che ha un filo conduttore eterogeneo. Non penso mai alle mie canzoni fatte a stampino, mi piace variare, lasciando sempre qualcosa che sia riconducibile sempre a me, seppur differenziando a livello di sound da traccia a traccia.
Come nasce la tua passione per la musica?
Nasce con lo studio del pianoforte, a 4 anni stavo lì a guardare Riccardo Muti che dirigeva l’orchestra. Da piccolino, alle elementari un mio compagno suonava per Elisa, così ho iniziato a suonare da autodidatta. Ho sempre ascoltato un po’ di tutto, ma il rap è un genere più accessibile.
Com’è stato aprire i concerti di Fabrizio Moro?
Fighissimo a livello di emozione, anche grazie alla famiglia, il popolo di Fabrizio Moro. Molto inaspettato, l’altro. È stato molto bello, lui è un grande e l’ho sempre stimato per i testi. Trovami in un palazzetto è stato incredibile.
Come ti trovi a lavorare con altri artisti?
Mi piace molto e penso sia una fortuna. Adoro la parte della produzione musicale, non farebbe male a tutti gli artisti imparare almeno le basi.