Giuseppe Anastasi: "Il disco sarà ricco di canzoni e di argomenti", ecco cosa ha dichiarato il cantautore in un'intervista a Bellacanzone.
È in radio e disponibile sulle piattaforme streaming e digital download “BLA BLA STAR” (Giuro Srl / Believe Digital), il nuovo singolo di GIUSEPPE ANASTASI, tratto dal suo nuovo disco di inediti in uscita prossimamente.
Vuoi parlarci del brano Bla Bla Star?
“Bla bla star” è una canzone con un testo a tratti polemico, ma con una melodia, un ritmo ed un arrangiamento che cerca di nascondere questa vena polemica. È una sorta di esperimento social musicale. Spesso quando guardo certa televisione mi imbarazzo e vorrei scappare in un altro pianeta!
Come nasce l’idea del videoclip e anche del balletto?
Il video è un classico esempio made in quarantena. Fatto in casa e si vede chiaramente, di bassa qualità ed anche questo è evidente, con me che “mi prendo per il culo” da solo. Però ogni volta che lo vedo mi fa fare un sorriso!
Questo secondo singolo anticipa l’uscita del prossimo album: vuoi darci qualche anticipazione?
Il disco è pronto, sarà ricco di canzoni e di argomenti, per adesso non dico altro per scaramanzia.
Avete ripreso le attività anche al CET di Mogol? Come stai vivendo questo periodo dal punto di vista lavorativo?
Al Cet ancora non abbiamo ripreso i corsi, ci stiamo organizzando per settembre con tutte le precauzioni da mettere in atto. La prima parte del lockdown, come la stragrande maggioranza degli italiani, l’ho passata a fare pizze, pane e tutto quello che si può cucinare per distrarsi dalla situazione. Mi sono goduto mio figlio come non mai, ho letto, ho visto serie tv. Poi nella seconda parte mi sono buttato a capofitto nella scrittura e devo dire che sono venute fuori anche delle belle canzoni. Per tutto il periodo comunque ho fatto lezioni online.
Come vedi il futuro della musica dal vivo in Italia?
Ovviamente spero che riparta tutto il più presto possibile, ma credo che ci vorrà del tempo, non solo dal punto di vista logistico. Purtroppo penso che questa pandemia abbia scatenato la paura del contatto, penso quindi che la gente prima di tornare a sudare a cantare a squarciagola in un concerto dovrà esorcizzare questa paura, ed anche questo richiede del tempo.