Marco Masini: "Ho alcune collaborazioni aperte" (Video) - Intervista realizzata alla Discoteca Laziale di Roma per una tappa del suo instore tour dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2020.
Marco Masini quest’anno festeggia 30 anni di carriera artistica e per l’occasione nei prossimi mesi sarà protagonista di un tour che lo porterà live nei maggiori teatri italiani. La serie di concerti toccherà anche molte città europee espandendosi oltre i confini della nostra penisola.
Masini è ritornato a Sanremo in occasione di questo anniversario. È tornato con la sua “disperazione” di sempre, oggi vestita di più maturità e consapevolezze, con una canzone, “Il confronto” conferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, la capacità di questo artista di essere tale, e di rimanere sé stesso, ma crescendo, rimanendo attuale nel linguaggio ma ben radicato in uno stile inconfondibile, il suo. Ecco cosa ci ha raccontato qualche giorno dopo la fine del Festival.
Come sta andando l’instore?
Sono curioso di incontrare i ragazzi, con i miei fan è un rapporto diretta. Negli anni 90 si scrivevano le lettere e non trovavo il tempo di rispondere, mentre oggi anche con un cuore o con un like riesci a metterti in contatto con tutti, quindi è un rapporto che si è sviluppato molto negli ultimi anni anche grazia alla tecnologia e al tempo che passa e che offre opportunità nuove.
Com’è andata al Festival?
Sono felice perché non mi aspettavo dopo 30 anni di gareggiare con ragazzi molto giovani e molto bravi che arrivano da percorsi diversi.
Qualche aneddoto di backstage delle registrazioni dell’album?
Ce ne sono tanti, raccontarne uno mi sembrerebbe sbagliato nei confronti degli altri. Sono stati tutti emozionanti, sono stati tutti regali che i ragazzi mi hanno fatto per questo trentesimo compleanno. Tutto è nato molto naturalmente, mi hanno dato tanta stima, tanto affetto, tanta fiducia. Questo affetto umano mi ha riempito il cuore ed è una grande soddisfazione.
Stai scrivendo nuovi brani inediti?
Io scrivo sempre cose nuove, che mi vengono in mente. Ho molte collaborazioni aperte e non so quando usciranno.
Ci sono alcune canzoni che vorresti cantare e ancora non l’hai fatto?
Le canzoni si dividono in belle e brutte e questa bellezza o bruttezza è soggettiva, quindi ci sono canzoni che vorrei cantare un giorno. Non escludo di fare un album di canzoni che hanno riempito la mia vita, che mi hanno fatto crescere.
Cosa provi quando sali sul palco?
Sempre una grande emozione, incontrare i ragazzi, poi avere la mia band, suonare. La stessa emozione che provavo a 4 anni, quella notte di Natale in cui mio padre mi fece provare un organetto, la provo anche oggi di fronte ad una piazza gremita. La musica ti regala sempre un’emozione nuova ogni giorno.