"Un disco interamente strumentale dove le uniche parole che ho voluto mettere sono state i titoli. Come la firma di un artista sotto il suo quadro".
Talento e creatività, due qualità indispensabili e sinonimi dell’artista. Nelle corde dell’ex tastierista nonché co-fondatore del gruppo pop-rock Subsonica scorre ben più delle caratteristiche che ad oggi determinano il vero musicista.
Ciò che distingue il visionario dall’originale sono poche e semplici peculiarità e Davide “Boosta” Dileo le reincarna tutte. Con il callo di una band che ha cavalcato gli anni 2000 -e non solo- il percorso del compositore torinese si è affacciato su un mare di possibilità sia di marketing che artistiche.
Boosta non ha mai dimenticato la fragilità del successo e nell’insicurezza che travolge il suo mondo, la musica rimane la sua migliore amica.
A discapito degli standard odierni Dileo ha raggiunto la tanto agognata pienezza artistica, l’apice della sua carriera. Uno spostamento di baricentro radicale che non guarda più al gusto del pubblico ma a quello del compositore stesso.
Il 30 ottobre il suo “progetto di vita” si è concretizzato. Dodici composizioni di pianoforte ed elettronica. In un mondo dove regna il rumore, Facile non è solo un album, ma un sussurro che ci invita al silenzio.
«Ho immaginato e scritto la colonna sonora del silenzio di chi ascolta questo disco. Un film senza immagini, nel quale ognuno è libero di usare le proprie. Perché la musica è, per definizione, uno strumento. Amplifica, allena, attutisce, protegge e cura. Se è vero che tutto ha un suono, questo è il suono del mio silenzio».
Dopo una carriera vissuta alla ricerca delle parole giuste Boosta non avverte più la necessità di identificare le sue creazioni ma al contrario lascia che queste vestano dei panni sempre nuovi, di cuffia in cuffia.
Guccini, De Andrè, De Gregori, poeti che hanno raccontato guerre e speranze ma anche Satie, Federico Monpou e Chilly Gonzales.
Dal cantautorato ai maestri del 900, tra le dichiarazioni di Dileo è la storia a tenere la scena che non rappresenta solo una fonte d’ispirazione per l’artista ma una chiara dimostrazione di ciò che manca alla musica attuale.
“La grammatica, la pietra miliare del 900 si sta con il tempo sminuendo. Non riesco più a distinguere i tratti della musica della nuova generazione. La ricerca sta alla base di una buona composizione, dobbiamo aspirare a qualcosa di più complesso, impegnato”.
L’odore del caos attanaglia Boosta e Facile è un messaggio di speranza in un periodo buio. Compositore per professione ed eclettico per passione non ha tardato ad esprimersi in merito all’emergenza epidemiologica.
«Se mi chiedete cosa pensi del momento che stiamo vivendo non mi posso esimere dal dirvi che quando ascolto parlare “la politic”a non posso non pensare che sia un gruppo di persone e di governanti inadeguati. Gente che non ha capito e soprattutto non vuole capire quanto la cultura, la musica, i concerti, noi artisti e tutta la gente che lavora nel nostro ambiente, sia importante per il Paese».
Dileo narra la storia di una realtà spenta e silenziosa che nella paura ascolta e basta. L’accettazione è un obbligo e in un periodo in cui la musica viene messa a tacere noi attendiamo che torni a raccontare.
“Ciao Facile com’è stato il tuo primo giorno al mondo? Sei stato una sorpresa in questo momento assurdo. Poi sei diventato un viaggio bellissimo. Di cui avevo bisogno. Ho immaginato mille cose che potresti fare da grande, ma forse è il caso che, da buon padre, ti lasci esplorare, libero, con le tue gambe. Quello che ti auguro è di essere un buon disco, utile. Spendi bene il tuo tempo nelle orecchie di chi ti ascolta e cerca di entrare un pochino nella teste e nei cuori. Rimani umile, perché ti devi ricordare che sei uno strumento per la vita delle persone. Per la vita di chi avrà voglia di aprirti la porta. E devo ringraziare tante persone speciali per averci permesso di arrivare fino a qui. Perché le cose belle hanno bisogno di mani per essere cesellate. E tu sei molto bello. Adesso vai a fare quello che immagino tu possa fare. Ti ho messo un vestito leggero, (autoritratto), mi sembra un bell’abito per presentarti a tutti. Fai buon viaggio. Papà.”
Tracklist:
1. “Fiducia”
2. “Lacrime di San Lorenzo”
3. “Nella nebbia per mano”
4. “Diva”
5. “Sulle dita”
6. “La danza delle api”
7. “Una vecchia mappa”
8. “Nello spazio abbracciati”
9. “Autoritratto”
10. “Amore per le geometrie”
11. “Daimon”
12. “Istruzioni per un abbandono”