Site icon Bellacanzone

Ex-Otago, strumenti rubati a un mese dal Festival di Sanremo: “Ecco cosa ci hanno portato via”

Ex-Otago, strumenti rubati a un mese dal Festival di Sanremo: "Ecco cosa ci hanno portato via"

Ex-Otago, strumenti rubati a un mese dal Festival di Sanremo: la stessa band ha raccontato che qualcuno è entrato nella loro sala prove e ha portato via alcuni strumenti. Ecco l'elenco di ciò che è stato rubato e anche qualche anticipazione in merito all'album di prossima uscita dopo la partecipazione alla famosa kermesse canora di mamma Rai.

Dopo il caso dei Negrita a cui sono stati rubati gli strumenti durante le feste natalizie (e poi ritrovati), l’incubo di tutti i musicisti ha colpito un’altra band che sarà tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2019 con il brano “Solo una canzone“, ossia gli Ex-Otago.

Nella mattina di domenica 6 gennaio 2019 sono apparse delle Stories sul loro profilo ufficiale in cui annunciano la brutta disavventura ed elencano anche gli strumenti scomparsi dalla loro sala prove: “Mancano 30 giorni a Sanremo. Qualcuno è entrato nel nostro studio e ci hanno rubato alcuni strumenti. Siamo inca**ati e amareggiati. Olmo non ha più la sua testata per il basso e a Fra è stata rubata via tutta la pedaliera”.

Gli strumenti rubati

Il nuovo album

Si chiama “Corochinato” il nuovo album di inediti della band in uscita il prossimo 8 marzo. Il disco, prodotto da Garrincha Dischi ed INRI e distribuito in licenza da Polydor/Universal Music Italia, è in pre-order da oggi su Apple e Amazon con 3 instant gratification, un regalo che il gruppo ha scelto di fare al loro pubblico nell’attesa dell’uscita del nuovo progetto. Chiunque preordinerà il lavoro discografico potrà ricevere: “Tutto bene”, “Questa notte” e “Bambini”, l’inedito disponibile anche su Spotify, che con il suo ritmo scanzonato, le sue parole nostalgiche e gli spensierati accenni elettronici anticipa il disco di prossima uscita.

“Corochinato è un liquore tipico genovese poco conosciuto. Una miscela azzardata tra vino e spezie più precisamente tra il vino bianco di Coronata e la china, viene servito a poco prezzo nei baretti del centro storico e in qualche enoteca resistente della periferia – ha raccontato il leader della band, che ha spiegato il parallelismo che li ha ispirati – Quello che è da sempre l’aperitivo del dopolavoro, delle persone comuni, parla del nostro fare musica semplice, per tutti, parla della gente come noi che viene dalla periferia e che in ogni cosa che fa ci mette dentro sempre un po’ di Genova, inevitabilmente”.