I Pinguini Tattici Nucleari presentano l'EP "Ahia!": la conferenza stampa di presentazione che si è svolta con la band al completo in diretta su Zoom dalla Mondadori di Milano.
Dopo La Storia Infinita, branopubblicato il 28 agosto e certificato in breve tempo Disco D’Oro, e il più recente singolo Scooby Doo, dal 13 novembre in radio e in digitale, i Pinguini Tattici Nucleari presentano il nuovo EP AHIA! (Sony Music), in uscita il 4 dicembre e che porta lo stesso titolo del primo romanzo di Riccardo Zanotti, edito lo scorso 3 novembre da Mondadori.
Ma perché così poche canzoni? “Erano pronte e non ci sentivamo troppo di fare di più – ecco cosa hanno dichiarato i ragazzi in una conferenza stampa virtuale su Zoom, moderata da Valerio Lundini, che si è svolta nella mattinata di mercoledì 2 dicembre – Non perché siamo pigri, ma perché ci mettiamo sempre molto tempo a dare vita a delle canzoni. Meglio dire meno cose e dirle meglio, piuttosto che fare un album lungo e non essere ascoltati”.
“È molto orientato sul pop e sul folk, che rappresenta anche le nostre origini, quindi siamo tornati ai bei tempi – hanno continuato – Da dopo Sanremo arriviamo ancora a molte più persone: diventare famosi porta anche più responsabilità, ma è una bella sfida da portare avanti. Accrescere il bacino di persone a cui arrivi è stimolante”.
La band sarà inoltre ospite della semifinale della nuove edizione di X Factor 2020, il 3 dicembre su Sky Uno e NOW TV a partire dalle 21.15. “La musica viva è la musica dal vivo, quindi per il tour al momento non sappiamo niente, anche se le date sono confermate. Questo stato di perenne attesa e di ignoranza verso il futuro ci lascia sospesi. L’incontro diretto con i fan per noi è fondamentale”.
Magari li rivedremo anche al Festival di Sanremo? “Sanremo non è una priorità in questo momento. Ci devi andare con il pezzo giusto, arrangiato in un modo intelligente, devi capire il contesto, non devi piegarti artisticamente a quello che vuole la manifestazione, ma comunque devi tirare fuori il più possibile. È deleterio per una band o per un artista andarci con un pezzo a caso, va studiato. Non ci interessa diventare degli inquilini del Teatro Ariston, ma proporre qualcosa quando però è interessante. Ci piacerebbe tornare, ma in un futuro remoto, non prossimo. È rispettoso nei confronti di Sanremo andare con un brano studiato e non con una canzone a caso”.