Mogol: «I giganti del web non possono continuare a non pagare» - Copyright, appello Siae: «L’Italia approvi la direttiva Ue» - #404Copyright, il mondo dello spettacolo insieme per il diritto d’autore.
Dal 18 maggio è attivo il sito www.404copyright.it dove è possibile sottoscrivere la lettera aperta con cui il presidente SIAE Giulio Repetti Mogol ha rivolto un appello al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro per i Beni e le attività culturali e il turismo Dario Franceschini e al Sottosegretario di Stato con delega all’editoria Andrea Martella affinché venga al più presto nel nostro ordinamento la Direttiva Ue sul Copyright. Iniziativa che ad oggi ha raccolto circa 17.565 firme.
Dopo i mesi di lockdown la SIAE ha indetto una conferenza stampa “Direttiva Copyright: fate presto, fate subito! La cultura ci rende liberi, ma può essere libera solo grazie al diritto d’autore” per ribadire la necessità dell’approvazione della direttiva Ue che si è tenuta a Roma presso l’Associazione Civita.
La crisi che il Covid-19 sta procurando rischia di dare al mondo creativo il colpo di grazia per questo la conferenza in presenza un po’ via zoom, l’allarme è però comune in molti vorrebbero assimilato al brevetto delle industrie e che ad oggi occorre il coraggio della politica di applicare la direttiva.
«È importante che la direttiva europea venga approvata presto. È stata varata due anni fa e abbiamo solo due anni entro cui approvarla. Se non viene approvata, i giganti del web continueranno a non pagare né le tasse né i diritti d’autore».
La conferenza stampa
Presenti alla conferenza anche il direttore generale SIAE Gaetano Blandini, il Consigliere di Gestione Andrea Purgatori e Albano Carrisi. In collegamento hanno partecipato Caterina Caselli, Roby Facchinetti, Tony Renis, Cheope e Federica Abbate, Piero Maccarinelli, Gino Paoli, Sergio Vallarino (Zibba) e Carlo Verdone.
Il mondo dello spettacolo scende insieme alla SIAE per sollecitare il Parlamento ed il Governo ad approvare la direttiva copyright abbreviando quanto «più possibile i tempi».
Mogol: «I creativi guadagnano meno di mille euro al mese»
Il diritto d’autore ha chiarito il presidente Siae, non è «una tassa, è un compenso soprattutto per 90 mila giovani e persone che sono creativi e che senza compensi non potrebbero vivere. Lo pagano tutti, persino le parrocchie pagano una cifra simbolica di 10 euro al mese. Perché questi giganti del web che guadagnano miliardi non lo devono pagare?».
La Direttiva Ue sul Copyright è ora al Senato ha dichiarato Mogol: «Sia da destra sia da sinistra sono d’accordo. Penso siano tutti d’accordo perché sarebbe uno scandalo da ricordare per più di cinquecento anni se non venisse approvata. Sono fiducioso, penso che si farà. Soprattutto in questo momento in cui i creativi guadagnano meno della metà di quello che guadagnavano. Lo stipendio medio dei creativi è meno di mille euro al mese senza contributi. Questa approvazione aumenterebbe questi diritti in modo da permettere a tutti i creativi di mantenere le proprie famiglie».
Per gli utenti non cambia nulla
Dal punto di vista degli utenti ha assicurato Mogol, «non cambierà nulla, i diritti li pagheranno i giganti del web che guadagnano miliardi e che dovrebbero versare una parte per i diritti d’autore come fanno tutti. Non si riesce a fare perché sono miliardari? Questa è una ragione in più per farli pagare perché non farebbero neanche tanta fatica».
Gaetano Blandini: «È una battaglia di giustizia»
Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, ha aggiunto: «Desideriamo accelerare questa procedura che non ha colore politico, non c’entrano nulla la destra, la sinistra o il centro: è una battaglia di giustizia e allo Stato non costa nulla. Speriamo che si faccia presto, perché se seguiamo i tempi normali del Parlamento ci può volere un anno e mezzo, ma fra un anno e mezzo siamo ?morti’, i giovani artisti non ce la possono fare. L’appello è al Parlamento, per consentire agli artisti di fare questo mestiere e soprattutto di essere liberi. Impossibile aspettare ancora un anno o peggio un anno e mezzo. I giovani e gli artisti meno conosciuti –spiega- non hanno tutto questo tempo».
Il direttore generale Siae Gaetano Blandini rivolge, poi, il suo invito direttamente ai cittadini: «La musica, i film, il teatro, la letteratura, gli autori della radio e della televisione e i giornalisti che fanno informazione in questi mesi hanno svolto una funzione fondamentale, seconda solo a quanti operano nella sanità. Ci hanno aiutato a resistere, a non perdere la speranza, a sognare la ripartenza alla fine di questo incubo. Firmando la petizione sosteniamo chi ci fa sognare. L’industria creativa è strategica per il nostro Paese e gli autori, che producono bellezza, devono poter vivere del loro lavoro. Senza la musica, il cinema, il teatro, la letteratura, le arti figurative, la nostra vita come sarebbe? Non vogliamo che un giorno cercando un contenuto in rete appaia ?404: COPYRIGHT NOT FOUND’».
Albano: «Bisogna mettere i paletti per definire giustizia anche in questo caso»
«E’ indispensabile che ci sia l’approvazione della Direttiva europea sul copyright. Chiediamo soltanto che chi utilizza il frutto del nostro lavoro paghi quel minimo sindacale che va pagato». Lo ha dichiarato Albano Carrisi a margine della conferenza stampa. Per il cantante pugliese, il significato della battaglia sul diritto d’autore condotto dalla Siae è quello di «dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. In questo caso non definiamo chi è Dio e chi Cesare, però si tratta di far contribuire “chi oggi utilizza parte del lavoro creativo senza pagare un ticket. E’ come andare al supermarket, servirsi di tutto ciò che è sugli scaffali, uscire e dire ?non pago, vado via’. non è giusto, bisogna mettere i paletti per definire la parola giustizia anche in questo caso».
Carlo Verdone: «Senza diritto d’autore la creatività non potrà crescere»
Il regista e attore Carlo Verdone ha ricordato: «È un momento molto delicato, col nostro lavoro durante il lockdown abbiamo aiutato gli italiani a stare a casa, in qualche modo gli abbiamo dato una carezza per farli stare tranquilli a casa, e non è una cosa da poco. Il Diritto d’autore è sacro e, senza di esso, la creatività non potrà crescere. Io combatterò sempre con voi, non tanto per me ma per i giovani, altrimenti non avremo mai un ricambio generazionale».
Caterina Caselli: «Il diritto d’autore è un motore di progresso e di benessere»
Per la discografica, Caterina Caselli «difendere il diritto d’autore» è necessario. «Il Diritto d’autore è un motore di progresso e di benessere, ha consentito di avere un patrimonio, dal punto di vista musicale e autoriale, inestimabile». «Se non ci fosse stata la tutela del diritto d’autore o se dovesse sparire, chi investirebbe per poter mantenere in vita la creatività? Questo non è solo di interesse per chi fa il mestiere dell’arte ma dovrebbe essere una questione di tutti gli italiani».
Roby Facchinetti: «La direttiva va recepita soprattutto per i giovani»
Per Roby Facchinetti «la direttiva va assolutamente recepita. Cerchiamo di fare presto soprattutto per i giovani. Abbiamo già perso tantissimo tempo e non è giusto sentirsi un fanalino di coda». «In tanti negli ultimi anni hanno smesso di fare questo lavoro anche per la mancanza completa di voler dare alla musica la giusta remunerazione».
Tra i firmatari, Stefano Accorsi, Cristiana Capotondi, Caterina Caselli, Carlo Conti, Carolina Crescentini, Maria Grazia Cucinotta, Christian De Sica, Roby Facchinetti, Roberto Faenza, Isabella Ferrari, Dante Ferretti, Ficarra, Beppe Fiorello, Rosario Fiorello, Paolo Fresu, Matteo Garrone, Claudia Gerini, Fabrizio Gifuni, Marco Tullio Giordana, Valeria Golino, Monica Guerritore, Caterina Guzzanti, Sabrina Impacciatore, Kaballà, Mario Lavezzi, Luciana Litizzetto, Piero Maccarinelli, Franco Micalizzi, Popi Minellono, Giovanni Minoli, Ennio Morricone, Gianna Nannini, Ferzan Ozpetek, Gino Paoli, Rocco Papaleo, Gue Pequeno, Gabriella Pescucci, Picone, Leonardo Pieraccioni, Nicola Piovani, Pivio, Michele Placido, Marco Pontecorvo, Alessandro Preziosi, Alfredo Rapetti Mogol, Danilo Rea, Tony Renis, Antonio Ricci, Gabriele Salvatores, Stefania Sandrelli, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Sfera Ebbasta, Riccardo Tozzi, Renato Zero.