Il "Musico Ambulante" Fabio Concato nomina così il suo doppio album, fatto di reinterpretazioni in chiave acustica di alcuni dei suoi vecchi successi insieme a "L'Umarell, brano nato in pieno periodo quarantena.
“L’umarell sempre qui e mi guarda/ E mi dice: “cosa fai con le mani in mano?”/ Gli rispondo: “cosa posso fare in quarantena?”/ “Io non lo so, sei tu che suoni il piano!”
Fabio Concato, L’Umarell
Da dicembre vociferava impazientemente nei corridoi la possibile uscita di un nuovo album per il cantautore e cantastorie italiano Fabio Concato la cui unica anticipazione era che, al suo interno, si sarebbe trovato anche l’ultimo inedito “L’Umarell”, scritto in dialetto milanese e nato all’interno delle mura di casa durante la quarantena. Un brano che racconta la sua esperienza e in cui è facile immedesimarsi, non smentendo la sua naturale capacità di fare di una canzone una vera e propria poesia, tanto da ispirare il vignettista bergamasco Adriano Merigo, che ne ha realizzato un cortometraggio di animazione.
“Tempo fa un mio amico mi ha regalato la statuina di un umarell: la tengo nel mio studio, sul leggio della tastiera. Mi osserva quando suono, quando canto. Una settimana fa sembrava che volesse chiedermi che cosa stessi facendo per il dramma che stiamo vivendo, in che modo mi stessi adoperando per questa emergenza. Ma cosa dovrei fare in quarantena? Mi sono chiesto, guardandolo…e così è nata L’Umarell“.
Il 15 gennaio 2021, per la gioia dei fans affezionati, esce finalmente il DOPPIO CD dal titolo “MUSICO AMBULANTE” che contiene 22 brani storici della carriera di Concato:
CD 1:
- Troppo vento
- Canto
- Domenica bestiale
- È festa
- Speriamo che piova
- Rosalina
- Sexy tango
- E a quanti amori
- Quando arriverà
- 051/222525
- Gigi
- L’Umarell (Bonus Track)
CD 2:
- Fiore di maggio
- M’innamoro davvero
- Ti muovi sempre
- La nave
- Non mi scordare
- Guido piano
- E ti ricordo ancora
- Rime per un sogno
- La mia macchina
- Tienimi dentro di te
- O bella bionda
Controcorrente rispetto al nostro tempo i cui ormai si tende a privilegiare il digitale, l’autore, cercando di ridare importanza all’oggetto considerato oramai superfluo, sceglie di distribuire il disco dapprima nei negozi fisici (dal 17 gennaio acquistabile su Amazon) e per gli amanti del vintage, a breve sarà disponibile anche in formato vinile. Per quanto riguarda le piattaforme streaming l’attesa si prolungherà fino al mese di marzo.
Questa, però, non deve essere presa come una semplice raccolta di vecchi successi, bensì come un’originale rielaborazione dei brani in versione acustica, grazie alla chitarra del maestro Andrea Zuppini, in chiave intima, di raccoglimento e di riflessione.
Forse non è un caso che, ascoltando queste canzoni, riemergano alla superficie alcuni ricordi della mia infanzia, a quando ho, per la prima volta, conosciuto la musica di Concato senza sapere ancora chi effettivamente fosse, la cui voce era stata momentaneamente sostituita da quella di mio padre che, con me in braccio davanti al pianoforte, inconsciamente me ne ha trasmesso la bellezza.
Lo scopo è infatti quello di donare un’atmosfera confidenziale, calda, per regalare vicinanza in un momento in cui ci è purtroppo richiesta un’amara lontananza da chi ci è più caro.
-Come ci ha sempre dimostrato, è insito nelle sue corde quello di narrare piccole grandi storie, in maniera personale, comunicando tenerezza, allegria, ricordi, nostalgia e speranze facendo istantaneamente breccia nel cuore del suo pubblico. Presentatosi con testi semplici e diretti, il tocco leggero e delicato della sua chitarra, racconta ciò che non sarebbe sufficientemente esplicabile con le sole parole.
Così la poesia divenne musica e i sentimenti presero forma dando vita a capolavori coinvolgenti come “Domenica bestiale”, “Fiore di maggio” , “Non smetto di aspettarti”… che per chi fosse nuovo alla sua arte ne consiglio caldamente l’ascolto, soprattutto a chi, come me, è un incurabile romantico. Universale, canta situazioni e sensazioni che, ognuno di noi, può aver vissuto sulla propria pelle.