Sanremo 2024: pagelle e voti dopo il primo ascolto in anteprima delle canzoni del Festival.
Per il terzo anno consecutivo Bellacanzone ha partecipato al preascolto dei 30 brani in gara al Festival di Sanremo 2024 dalla sede romana del Teatro delle Vittorie.
Sicuramente 30 artisti in gara sono molti e dare un giudizio al primo ascolto di così tanti brani non è facile. Il tema ricorrente è – come sempre – l’amore nelle sue diverse sfaccettature. Poche le classiche canzoni sanremesi, ma tanto spazio a brani uptempo – quelli che vi faranno ballare sul divano (così dicono quelli bravi, giusto?) – e qualche ballad. Il rock “quello dei Maneskin” – come ha dichiarato lo stesso Amadeus al termine degli ascolti – non ci sarà e a quanto pare non figurava nemmeno tra gli oltre 300 brani esclusi.
Spazio quindi a brani radiofonici, che aspirano a diventare tormentoni, e probabilmente molti di questi li ascolteremo fino alla prossima estate. Chi di loro riuscirà però a trionfare?
Ghali – Casa mia: per la prima volta in gara al Festival dopo l’ospitata nel 2020 con tanto di burla/scherzone in cui una controfigura ha fatto finta di cadere per le scale del Teatro Ariston. Ghali presenta un brano uptempo (strano, vero?) che sicuramente figura tra i papabili tormentoni, ma non tra i possibili vincitori. “Siamo tutti zombie col telefono in mano […] Ai miei figli cosa dirò, benvenuti nel Truman Show“. Voto 7
Alessandra Amoroso – Fino a qui: tra i brani che potrebbero finire nella top 5. Al primo ascolto potrebbe sembrare qualcosa già di sentito tra le produzioni della cantante salentina, da Stupida a Immobile, ovviamente con maggiore maturità. Probabilmente a dare quella marcia in più al brano sarà l’interpretazione live di Alessandra che sul palco dell’Ariston non si farà mancare qualche lacrima tra una citazione di Vasco e l’altra: “Quante notti sono stata sveglia a disegnare sul soffitto anche solo una stella, a sentirmi come Sally“. Voto 7 e mezzo
Gazzelle – Tutto qui: anche per il cantautore romano un esordio al Festival e per questo motivo ha portato un brano che rappresenta al meglio la sua poetica e le sue produzioni fino ad oggi. L’artista vorrebbe “scappare per un po’ da Roma Nord” e come biasimarlo. Probabilmente nell’ascolto complessivo insieme ad altri 29 brani, questo si perde un po’. Voto 5 e mezzo
Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita: impossibile dimenticare invece il brano dei Ricchi e Poveri. Si balla e non poco al grido di “Lo sai che ti aspetto ma non tutta la vita“. Se i Cugini di Campagna lo scorso anno avevano stupito, quest’anno Angela e Angelo conquisteranno i cuori di tutti, anche delle nuove generazioni che magari li hanno ascoltati solo dai racconti dei genitori. Forse più dei nonni. Orietta Berti, attenta a te, perché il prossimo tormentone estivo potrebbe essere dei Ricchi e Poveri. Voto 8
Dargen D’Amico – Onda alta: “Sta arrivando l’onda alta, stiamo fermi e non si parla e non si salta“, un tema importante come quello dei migranti con un sound danzereccio. Se vi è piaciuta Dove si balla – a meno no – vi piacerà anche questa. In alcuni punti sembra addirittura di ascoltare un coro da stadio. Probabilmente ci stupirà sul palco con look eccentrici ad impreziosire la performance. Al momento però voto 6
Angelina Mango – La noia: sarà uno dei tormentoni dei prossimi mesi in radio e non solo. Brano scritto insieme a Madame e la produzione di Dardust, tutti nomi che promettono grandi risultati in termini di vendite. Un ritmo trascinante che porterà la giovane stella di Amici e figlia del compianto Pino Mango a saltare e ballare sul palco e a far fare lo stesso anche al pubblico. “La mia collana non ha perle di saggezza a me hanno dato le.perline colorate per le bimbe incasinate con i traumi“. Voto 7 e mezzo
Fred De Palma – Il cielo non ci vuole: vi aspettavate il suo classico reggaeton? Mi spiace deludervi, ma non ci sarà. Il mood tamarro però non manca e in alcuni punti non è chiaro cosa dica. “Questo amore è una sparatoria con le tue armi puntate verso di me sparami addosso sparami ora“, un amore travagliato che cerca di resistere a tutto. La citazione di De Andrè non lo salva. Voto 4
Fiorella Mannoia – Mariposa: quest’anno si balla persino con la Mannoia. State calmi. Non si è convertita anche lei ai balletti su TikTok, ma semplicemente ha dato vita ad un brano dalle sonorità spagnoleggianti con un testo importante: “Una nessuna Centomila, madre figlia luna, e per sempre sarò libera e orgogliosa“. Voto 7
-Loredana Bertè – Pazza: il brano più rock di questa edizione, probabilmente l’unico. Un vero e proprio inno. Come sempre la Bertè stupisce e questa volta lo fa nel migliore dei modi. A sorpresa per lei potrebbe arrivare un posto nella top 5? “Io sono pazza di me di me e voglio gridarlo ancora“. Applausi dai giornalisti romani per questo brano. Voto 8 e mezzo
Mr.Rain – Due altalene: specifichiamo subito che questa volta non ci sono bambini al seguito nel brano, quindi anche a Mr. Rain quest’anno potrebbe capitare di cantare alle 2 del mattino. Brano romantico che probabilmente non riuscirà ad eguagliare il successo – almeno in termini di posizione in classifica sanremese – di Supereroi dello scorso anno. “Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme anche se dura un secondo come le comete“. Voto 6
Geolier – I p’ me, tu p’ te: canzone interamente in napoletano, quindi il testo potrebbe non essere comprensibile a tutti, ma le sonorità dance/elettroniche sicuramente conquisteranno il pubblico. I fan di Geolier non potranno fare a meno di ascoltare questo brano. Io un po’ meno. Voto 6
Negramaro – Ricominciamo tutto: tornano sul luogo del delitto che li ha visti cantare in gara nelle Nuove Proposte nel 2005 a notte fonda e perdere senza possibilità di tornare il giorno dopo. Una sconfitta che ha portato bene alla band, tra le più famose degli ultimi anni. Ballad che cita Battisti e che potrebbe arrivare facilmente nella top 5: “Sulla pelle tra i capelli, sulla tua bocca, eravamo una canzone di Battisti all’alba, anche senza ‘bionde trecce‘”. Voto 8
Rose Villain – Click boom!: brano che ti entra in testa al primo ascolto, ma non da podio. Un debutto con grinta e che la porterà tra le canzoni più trasmesse in radio. Che possa arrivare l’amico Achille Lauro nella serata delle Cover? “Per me l’amore è come un proiettile, ricordo ancora il suono click boom boom boom, senti il mio cuore che fa boom boom boom“. Voto 6 e mezzo
Mahmood – Tuta gold: testo – ovviamente – in italiano con molti termini in inglese che ad un certo punto danno quasi fastidio. Non ai livelli di “Soldi”, ma anche sulla frase “Cinque cellulari nella tuta gold, baby non richiamerò“, un battito di mani sicuramente ci sarà. Non c’è due senza tre per la vittoria? Questo non è l’anno giusto. Voto 7
Diodato – Ti muovi: ballata d’amore per l’ex vincitore del Festival – di certo non ci aspettavamo un brano uptempo da lui. Lo stile di Diodato si sente tutto in questa canzone, perciò i suoi fan apprezzeranno la scelta di portare questo pezzo: “Tu ancora ti muovi qui dentro ti muovi, cerchi l’ultima parete di me che crede ancora sia possibile“. Voto 7
Annalisa – Sinceramente: “quando, quando, quando, quando quando” sarà in loop per molto, molto, forse anche troppo, tempo. Annalisa dà al suo pubblico quello che si aspetta, almeno in questa “seconda vita” della cantautrice diventata la reginetta dei tormentoni radiofonici e social. Una donna forte che rivendica la sua libertà. Anche per lei top 5 assicurata. Voto 8
Il Volo – Capolavoro: state attenti a quei tre, perché il rischio di vittoria è dietro l’angolo. Il brano si apre con la voce di Gianluca per poi passare a Piero ed infine ad Ignazio per poi altermarsi. Non ai livelli di Grande Amore, ma il trio potrebbe davvero occupare uno spazio nella top 5 con un finale che incanterà tutti: “Cadi dal cielo come un capolavoro prima di te non c’era niente di buono“. Voto 7
Emma – Apnea: sonorità anni 80 che ricordano quelle di Viola Valentino e la mano di Davide Petrella che fa diventare oro tutto quello che tocca. L’amore non manca mai nelle sue canzoni e così lo ritroviamo anche questa volta: “È colpa mia se adesso siamo in bilico“. Voto 6 e mezzo
Francesco Renga & Nek – Pazzo di te: “L’amore è stupido, ti fa piangere“, inizia con questa frase serena il brano dell’ormai consolidata coppia formata da Renga e Nek. Una canzone che però al primo ascolto non ha nulla che stupisce e colpisce. Probabilmente le fanciulle si strapperanno i capelli alla visione dei due baldi giovani. Qualcuno potrebbe sentire il bisogno di strapparsi le orecchie. Voto – a malincuore – 5
La Sad – Autodistruttivo: testi misogini contro le donne? Chi ha alzato il polverone nelle scorse settimane contro questa band si è sbagliato di grosso. I ragazzi portano un brano romantico pop punk: “Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo“. Il Codacons riuscirà a trovare il pelo nell’uovo anche in questo caso? Piacerà ai giovanissimi e io ormai non lo sono più. Voto 5 e mezzo
Irama – Tu no: amore e odio per Irama che ogni anno al primo ascolto mi fa pensare ad un bel 4 e poi nei giorni successivi è l’unico brano che ancora canticchio. Ballata struggente che farà piangere ed emozionare molte persone. A mio avviso urla troppo e solo la performance sul palco potrà farmi cambiare idea: “Bastasse solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me“. Voto 6 (sulla fiducia di un primo ascolto ingannevole)
Big Mama – La rabbia non ti basta: in questo caso mettiamo da parte l’amore un attimo, per un brano che parla di rivincite personali. Come già accaduto per altri brani, nel caos dell’ascolto di 30 brani tutti insieme, questo un po’ si perde: “è il buio che ti mangia e non ti fa dormire“. Ci darà grandi soddisfazioni con i look. Voto 6
The Kolors – Un ragazzo una ragazza: squadra che vince non si cambia e così torna Davide Petrella anche per questa canzone che ci tormenterà – letteralmente – nei prossimi mesi. Impossibile non canticchiare la frase “Un ragazzo incontra una ragazza” in loop. Voto 8
Sangiovanni – Finiscimi: canzone che a quanto pare è dedicata alla sua ex Giulia Stabile e in cui – per l’appunto – parla della fine di una storia d’amore: “Non basterà se ti chiederò scusa per riaverti con me“. Non so se con questo sound, basteranno le scuse. Ci vorrebbe ben altro, ma sicuramente le riviste di cronaca rosa ci andranno a nozze. Voto 5
Il Tre – Fragili: rap con tanto di extrabeat nel brano del cantante che in molti over 30 ancora si chiedono chi sia, nonostante alle spalle abbia molti anni di gavetta. Una canzone dedicata alle fragilità di ognuno di noi in cui – per l’ennesima volta – c’è una citazione di Battisti. “Sei la mia isola ah, forse mi ucciderai ma volevo solo restarci di più“. Voto 5
Alfa – Vai!: non sarà un tormentone come Bellissimissima, ma conquisterà i cuori di tutto il suo pubblico. Un brano con un fischio che resterà in testa e forse solo quello: “Io voglio solo vivere e piangere dal ridere“. Voto 5 e mezzo
Maninni – Spettacolare: e finalmente arriva la classica canzone sanremese proprio da chi non te lo aspetti. “Ma tu abbracciami che è uno spettacolo“. Anche le signore di mezza età in prima fila in questo modo si ricorderanno di essere sedute a guarda il Festival di Sanremo e non dei Reel su TikTok. Voto 6 e mezzo
Santi Francesi – L’amore in bocca: romantica e sensuale allo stesso tempo, la canzone potrebbe non colpire al primo ascolto. “Mi hai lasciato con l’amore in bocca senza farlo apposta“, la band vincitrice di X Factor – due edizioni fa – farà comunque un buon esordio all’Ariston. Voto 6
Clara – Diamanti grezzi: sonorità dance, anche se inizialmente – in Madame style – sembra incomprensibile capire cosa dice. “Siamo noi solo diamanti grezzi cadono in mille pezzi in una storia sola dove andremo poi? Se corriamo a dai spenti non siamo più gli stessi“. Voto 6
bnkr44 – Governo punk: pop punk che farà ballare e anche i ragazzi si scateneranno sul palco. “Stamattina io mi lavo i denti col gin metto i soliti jeans“. Speriamo che l’esibizione sia migliore di quella fatta a Sanremo Giovani (che nonostante tutto li ha fatti vincere ed arrivare fin qui). Come per i La Sad, i giovanissimi impazziranno. Io meno. Voto 5 e mezzo