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Uno Maggio Libero e Pensante 2021: Taranto ferma la musica

Uno Maggio Libero e Pensante 2021: Taranto ferma la musica

Uno Maggio Libero e Pensante 2021: Taranto ferma la musica in solidarietà ai lavorator* dello spettacolo dal vivo

Per questo 2021 il concerto Uno Maggio Libero e Pensante non ci sarà. Una decisione presa di comune accordo dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e dai direttori artistici della manifestazione, Roy Paci, Michele Riondino e Antonio Diodato con l’intento di esprimere così la propria solidarietà ai lavoratori dello spettacolo dal vivo e a tutti gli artisti che da marzo scorso hanno perso il lavoro, ritrovandosi ad affrontare una crisi senza precedenti, privi di ammortizzatori sociali e senza un’adeguata risposta da parte delle istituzioni.

Quest’anno non ci sarà nessuna esibizione e nessun concerto in streaming. Anche per ricordare che lo streaming e la riproduzione tecnica rappresentano uno strumento utile ma non una strategia.

Per questo 2021 l’uno maggio di Taranto sarà un momento di confronto e di riflessione tra tanti movimenti, associazioni e attivisti che si incontreranno nello spazio virtuale dei canali social del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti per immaginare insieme nuovi orizzonti e tentare di trasformare la grave crisi che sta colpendo il mondo in un’occasione per cambiarlo.

Da domenica 25 Aprile  sarà possibile seguire incontri e approfondimenti su tematiche che sin dal 2013 hanno trovato spazio sul palco di Taranto: precarietà, giustizia climatica e sociale, criminalizzazione dei movimenti. Daremo la parola a rappresentanti del mondo dello spettacolo dal vivo che condivideranno proposte e riflessioni con l’intento di promuovere una riforma strutturale del sistema che consenta di non ripiombare, finita l’emergenza, in un mondo del lavoro ancora più incerto e privo di garanzie.

A partire dalle 10.00 del giorno 1° maggio insieme ai compagni di sempre cercheremo di capire cosa ognuno di noi può fare per incidere sulle scelte governative. 

Prenderanno parola dai canali social anche i direttori artistici del concerto Michele Riondino, Antonio Diodato e Roy Paci. Quest’ultimo si unirà a Aboubakar Soumahoro per parlare della “Marcia degli Invisibili” che si terrà nella stessa giornata.

Il dibattito, moderato dalla giornalista de “Il Manifesto” Serena Tarabini, potrà essere seguito on line sulle pagine https://www.facebook.com/liberiepensanti  e https://www.facebook.com/unomaggiotaranto oltre che sulle pagine degli altri movimenti invitati.

Gli attivisti dei vari movimenti approfondiranno gli aspetti cruciali delle singole lotte nell’anno della pandemia.

Interverranno:

–     Falkatraz Festival: l’associazione Falkatraz è nata nelle Marche, a Falconara, 14 anni fa per la tutela dell’ambiente e l’accoglienza multiculturale.

–     Stefania Barca: ricercatrice senior presso il CES (Centro de Estudos Sociais – Università di Coimbra, Portogallo) per Ecologia Politica ed Operaia.

–     Gennaro Avallone: Professore Associato presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università di Salerno scrive per “Il Manifesto”.

–     Maria Cristina Fraddosio: giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, autrice del documentario “Mena”

–     Ilenia Iengo: ricercatrice in Ecologia Politica Femminista presso il “Barcelona Lab for Urban environmental justice”

–     Stop al Biocidio: coalizione nata in Campania a tutela della salute e della riproduzione sociale e biologica 

–     NoTap: movimento contro la realizzazione del gasdotto Trans Adriatic Pipeline. Conta attualmente quasi un centinaio di attivisti sotto processo.

–     Rete dei Collettivi sardi: impegnati nella smilitarizzazione del territorio sardo e in prima linea contro la metanizzazione.

–     NoPfas: arcipelago di gruppi, comitati, associazioni e cittadini riuniti per risolvere la questione degli PFAS, usati prevalentemente dall’industria e responsabili in Veneto del più grave fenomeno di inquinamento dell’acqua potabile di tutta Europa. 

–     Radio Sherwoodemittente radiofonica indipendente fondata a Padova nel 1976 e impegnata a dare voce alle lotte. In questi anni e ancor di più durante la pandemia, la radio ha fatto da amplificatore alle proteste e alle proposte dei lavoratori della cultura e dello spettacolo.

–     Rise up: collettivo nato a settembre 2020 al Climate Camp di Venezia per la giustizia ambientale che riunisce movimenti già attivi nel territorio nella lotta contro ogni forma di oppressione.

–     Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile”: gruppo di associazioni che lotta per la conversione ecologica contro l’approvvigionamento l’uso delle fonti fossili, impegnata a fermare i progetti di nuove centrali turbogas sul territorio nazionale a cominciare da quelle di Brindisi, Civitavecchia, Fusina, La Spezia e Ravenna.

–     NoTav: storico movimento a difesa della Val di Susa contro la realizzazione della linea alta velocità Torino Lione. La lotta ha assunto caratteri fortemente repressivi nell’ultimo anno fino agli scontri in corso a San Didero. 

–     Associazione Bianca Guidetti Serra: organizzazione nata con l’obiettivo di sostenere contro la repressione gli attivisti che lottano a difesa degli ecosistemi e dei diritti universali. L’associazione si é fatta promotrice del progetto “Ecor”, acronimo di “Estrattivismo, Conflitti, Resistenze “, portale a disposizione di una rete di attivisti e ricercatori.

–     Clessidra Teatro: progetto collettivo nato a Chiatona (Taranto), sotto la direzione artistica di Erika Grillo, presenta una ricerca teatrale condotta nei luoghi simbolo del dramma e della bellezza di Taranto.