Vasco Rossi, un cofanetto per i 40 anni di "Ma cosa vuoi che sia una canzone", primo album del rocker che esce in un'edizione speciale per festeggiare proprio l'importante anniversario.
Nel 2018 ricorrono i 40 anni dalla pubblicazione del primo album in studio di Vasco Rossi, “...Ma cosa vuoi che sia una canzone…“, uscito per la prima volta nel maggio del 1978. In occasione del quarantennale, Sony Legacy il prossimo 7 dicembre spedirà nuovamente nei negozi il disco in vari formati.
La riedizione di “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…” sarà disponibile in cd, vinile e in cofanetto deluxe. All’interno del cofanetto, in edizione limitata e numerata, sarà incluso il vinile 33 giri da 180 grammi, il 45 giri “La nostra relazione/…e poi mi parli di una vita insieme” (il singolo pubblicato dall’etichetta Lotus pochi giorni prima dell’uscita dell’album), un cd versione vinyl replica, una musicassetta, un libro di 112 pagine con contenuti esclusivi e una matita personalizzata (proprio come quella della copertina della prima stampa del disco).
La registrazione di questo album di debutto inizia a novembre del 1977 e viene pubblicato il 25 maggio del 1978. U brani hanno ancora un sapore da cantautore, anche se affiorano spunti rock che verranno sviluppati maggiormente in futuro. Il lavoro discografico contiene le due canzoni del singolo pubblicato l’anno precedente, Jenny/Silvia ed è anticipato dal 45 giri La nostra relazione/…E poi mi parli di una vita insieme.
La prima versione dell’album (con in copertina una chitarra temperata) esce in sole 2mila copie e tra i musicisti troviamo tre dei fondatori degli Stadio: Gaetano Curreri (che sul retro della copertina si firma con lo pseudonimo Bethoten), Giovanni Pezzoli e Ricky Portera, e del batterista forlivese Gilberto Rossi, soprannominato “Attila” e che negli anni successivi diventerà il batterista di Ivan Graziani. Inizia già da qui la collaborazione con Maurizio Solieri che suona la chitarra in “Ed il tempo crea eroi“.
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Nel frattempo il rocker ha pubblicato il nuovo singolo “La verità“, una provocazione già dal titolo per la nuova canzone, tre coloratissimi minuti e mezzo di metafore esagerate, realtà forzata, mai così calzanti al clima di totale confusione e di isteria di questo periodo. Grande osservatore della società e dei suoi cambiamenti, il suo sguardo è disincantato e fortemente ironico e allo stesso tempo feroce. Il linguaggio del provok-autore è, se vogliamo, teatrale.
Il brano è scritto con Roberto Casini, un personaggio che fa parte della storia della musica, infatti è stato batterista della prima band del cantante (che poi Vasco ha chiamato Steve Rogers band) e musicista dalla spiccata vena ironica, già complice di pezzi come “Va bene Va bene”, “Gabri”, “Senorita”, i anche dei più recenti “Eh già”, “Sono Innocente”.