Uno dei fenomeni musicali del momento fresco vincitore dell’ultima edizione di “Amici di Maria De Filippi”, pubblica il suo primo album, dopo il grande successo ottenuto quest’estate con “Nera” e l’EP “Plume”.
È uscito il 19 di ottobre “Giovani”, il nuovo album di Irama, che, seppure con i suoi 23 anni, si è già cimentato con la vita da montagne russe del mondo dello spettacolo e della musica. Nel 2106 partecipa nella categoria giovani del Festival di Sanremo, condotto da Carlo Conti, dove perde la sfida contro Ermal Meta “Odio le favole”.
Dopo la fama e i riconoscimenti ottenuti nella sua partecipazione al Festival della canzone italiana,
Poi l’oblio, il divorzio artistico con la Warner, dovuto anche alla scarsa promozione riservata all’artista, fino a quando, a fine 2017, decide di iscriversi ai provini di Amici di Maria de Filippi, approdando tra i concorrenti e vincendo la diciassettesima edizione del talent show sabato 7 aprile. E così il giovane cantante di Carrara ha ottenuto il suo tanto agognato riscatto, pur ritornando nella scuderia Warner, pubblicando il primo EP “Plume” e il singolo “Nera”, uno dei tormentoni di quest’estate 2018 con più di 60 milioni di visualizzazioni su youtube e ben tre dischi di platino ottenuti grazie alle vendite.
Come una fenice quindi Irama è risorto dalle sue ceneri presentando un ottimo lavoro che non snatura affatto il suo lato cantautoriale, che a mio avviso è uno dei migliori della nuova generazione insieme a Ultimo e a Tony Maiello, che però forse in alcuni punti spiazza per la troppa varietà di generi. Pop, melodia, dance e anche punte di trap sono presenti nei dieci brani contenuti in “Giovani” ma se convincono molto il nuovo singolo, che apre il disco, “Bella e
Nato artisticamente più sulle sfumature del rap, Irama ha saputo comunque coniugare sempre più la sua penna e voce anche alla melodia più tradizionale e “Giovani”, che chiude il progetto e “Non mollo mai”, ne sono due dimostrazioni soprattutto in quest’ultimo dove c’è forse racchiusa un po’ la poetica e il mantra di questo ragazzo che si è fatto indubbiamente da solo, mettendoci grinta e tenacia e senza “mollare mai”: “Prova a dirmi ancora che / che dovrò arrendermi / ma guardo su e dico che / no, non mollo mai // se non ti alzi quando cadi, / nessuno qui ti aiuterà”