Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno escono nuove canzoni. Ma quante di queste sono realmente belle? Riusciremo a trovarne almeno una al mese degna di potersi fregiare.
Questo mese la bella canzone metterà probabilmente d’accordo tutti. O quasi: qualcuno contro c’è sempre. Comunque, la canzone in questione è Brividi, che a Febbraio ha portato alla vittoria del Festival di Sanremo i talentuosi Mahmood e Blanco. Una delle poche canzoni scritte da pochi autori (tre), a differenza della stragrande maggioranza dei brani in gara quest’anno, strano sintomo che richiama a nostro modesto avviso o all’incapacità di scrivere una canzone (servono otto persone?) o alla “necessità” di alcuni, che per motivi d’immagine o giochi di potere firmano una canzone. Ma bando alle polemiche e parliamo di questo brano ben scritto, che mette d’accordo parti tradizionali (vedi il ritornello) con parti più attuali (vedi le strofe, che fra l’altro cambiano melodicamente oltre che testualmente). Una canzone d’amore, una tanto criticata canzone d’amore che però resta il centro del repertorio pop, il motivo principale per scrivere e cantare una canzone.
La canzone inizia con i versi “Ho sognato di volare con te su una bici di diamanti”, a nostro avviso una “citazione inconsapevole” (?) di Domenico Modugno (di buon auspicio, visto che vinse il Festival) che nella sua “Volare” (o meglio Nel blu, dipinto di blu) partiva cantando “Penso che un sogno così…”. Insomma, due sogni incredibili in cui si vola… Ma va beh.
La canzone parla di un amore nella sua fragilità, nei suoi timori, nelle paure che si hanno quando ci si mette a nudo. E allora vengono i brividi del ritornello della canzone (Non lasciarmi così: nudo con i brividi). Interessanti molte frasi (da Il sesso non è la via di fuga dal fondo a Tu, che mi mordi la pelle con i tuoi occhi da vipera) e concetti, oltre a quello generale del brano, cioè quello di ammettere le proprie paure in amore; fra l’altro da due persone che sembrerebbero particolarmente forti. E invece no, anzi, la vera forza in amore è mostrare le proprie debolezze (anche a noi ascoltatori, come in frasi tipo Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrime), anche a rischio di soffrire o sbagliare. Interessanti e particolarmente musicali laddove vengono espresse rime (imperfette) come quelle dei versi cantati da Blanco (Sei il contrario di un angelo, e tu sei come un pugile all’angolo).
Insomma bravi, forse la canzone italiana ha trovato la strada giusta per coniugare la bellezza e la cultura tradizionali con linguaggi e forme più attuali e coerenti con certe esigenze di comunicazione, senza svilire troppo però la nostra bella lingua italiana.