Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno escono nuove canzoni. Ma quante di queste sono realmente belle? Riusciremo a trovarne almeno una a settimana degna di potersi fregiare.
C’è una bella canzone questa settimana di cui vogliamo parlare. C’è una bella canzone nel Volume Uno del mastodontico regalo discografico in tre cd e tre uscite (settembre, ottobre novembre; raccoglibili in un cofanetto dalla bella ed elaborata cartografica) che si è voluto fare Renato Zero per i suoi 70 anni (Zerosettanta, appunto). “C’è” è il titolo di questa canzone, lanciata come singolo a fine novembre dal nostro Renatone nazionale.
Una canzone scritta insieme al giovane autore siciliano Lorenzo Vizzini, scoperto dallo stesso Zero, per cui ha scritto per la sua ultima fatica discografica di ben 40 inediti quasi un quarto dei brani (fra l’altro anche la bella L’amore sublime, già singolo di lancio del Volume Due). “C’è” è una canzone d’amore, assoluto, come ama fare l’istrionico cantautore quando si affaccia all’argomento amoroso. Un amore suddiviso in categorie dell’emozione nell’anafora (la ripetizione a inizio periodo della formula “C’è un amore”) presente nella costruzione delle strofe e che contiene il titolo: C’è un amore che libera il cuore che scalda la pelle… C’è un amore che asciuga le lacrime e sfida le stelle…
Lo stesso accade per le aperture dei ritornelli, che si aprono lo stesso con le due lettere del titolo: C’è un amore segreto per ogni cuore del mondo. Molti amori, sfaccettature di un sentimento unico, adamantino, almeno nelle poesie, come il testo di questo brano: un amore che libera il cuore – un amore fiorito in silenzio – un amore che asciuga le lacrime – un amore infinito – un amore che non segue regole…
Zero è più che mai interprete – musicale e di sé stesso – credibile e convincente, stravagante e normalissimo nella dichiarazione che chiude i ritornelli (E tu chiamami sempre se hai bisogno di me: correrò, correrò ad abbracciarti ogni volta che vuoi), perfetta per lui sia melodicamente che testualmente. Zero si rivela nuovamente protagonista commosso e commovente, disponibile a quell’abbraccio ecumenico a cui ha da sempre abituato il suo pubblico, mostrando l’altra faccia del suo famoso richiamo finale a non essere dimenticato (Non dimenticatemi eh!), qui speculare in una sorta di “non ti dimentico mai”, “ci sono sempre per te”, atteggiamento che da tutti è desiderato da parte di chi ci ama e amiamo.
E infatti, i versi finali della canzone sono Tu ricordati sempre: non mi perderai mai. Versi preceduti dalla raccomandazione summa di questo testo dedicato all’amore: non credere a niente che non sia amore vero. Perché in fondo, ha ragione Zero quando canta in questa bella canzone una frase “illuminante” definendo l’amore Un bellissimo squarcio di luce nell’oscurità.