Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno escono nuove canzoni. Ma quante di queste sono realmente belle? Riusciremo a trovarne almeno una a settimana degna di potersi fregiare.
Oltre alle realtà indie che sono riuscite ad approdare al recente Festival di Sanremo (al quale continueremo ad attingere belle canzoni nelle prossime settimane), ne esistono moltissime meno conosciute, ma che realizzano progetti cantautorali degni di nota e connotati di dignità artistica. Uno di questi è l’album “Il tempo migliore” del romano Gianfranco Mauto, che ne ha realizzato anche una versione acustica, nella quale è contenuta una chicca, una canzone con un inedito testo di Piero Ciampi, cantata a doppia voce con Miranda Martino, gloriosa interprete italiana un po’ dimenticata e ingiustamente, come a volte succede agli artisti nostrani quando raggiungono una veneranda età (tranne rare eccezioni). Cosa che non succede all’estero.
Comunque, tornando alla bella canzone di cui vogliamo parlare, s’intitola Nero, bianco e blu, un esempio di come, con la sensibilità la bravura giuste, si può musicare un testo dando vita ad una canzone che ne rispetta l’intensità originale, amplificandone la vocazione di cantabilità e l’espressività emotiva. Caratteristiche tangibili anche grazie alla registrazione dal vivo fatta con solo voce e pianoforte, in una atmosfera più rarefatta ed intima, a testimoniare comunque la natura “cantautorale” della scrittura.
Prendiamo a prestito le parole dello stesso Mauto, che meglio di noi descrive l’operazione artistica: «La meraviglia di cantare questo testo scritto da un artista fuori dalle righe come Piero Ciampi, più di quarant’anni fa, e sentirlo allo stesso tempo così dolorosamente attuale, nella sua struggente malinconia, a tratti disperatamente onirico, insieme all’onore di averlo cantato con una interprete sublime come Miranda Martino, è una delle cose più belle che mi siano capitate; avevo queste parole tra le mani, come un pittore che si trova davanti ad una tela cominciata e prova ad interpretare quell’idea primordiale, e, con l’umiltà che si deve di fronte all’opera dell’autore originale, ho cercato di rimanere me stesso e uomo del mio tempo, con la speranza che quell’emozione provata la prima volta, sia rimasta intatta, diventando musica». E ci sembra rimasta intatta, soprattutto in versi amari come la poetica di Ciampi, come in queste parole: la mia vita non cambierà, nero bianco e blu, un sospiro stellato, nero bianco e blu, un sospiro vellutato, una stanca coltre di rose. Un organo di vetro mi ha detto sì e un lupo senza denti mi ha leccato la mano e mi ha detto sì.
Parole che le voci autentiche di Miranda Martino e Gianfranco Mauto, ci restituiscono in tutta la loro verità, in questa bella canzone di un cantautore d’altri tempi. O senza tempo.