Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno escono nuove canzoni. Ma quante di queste sono realmente belle? Riusciremo a trovarne almeno una a settimana degna di potersi fregiare meritatamente di un appellativo come “bella”, se non in modo oggettivo, almeno in modo circostanziato? A prescindere d mode e fanatismi, gusti e preconcetti? Speriamo e ascoltiamo.
Parlando di Tiziana Tosca Donati e la sua sanremese “Ho amato tutto”, ci viene da dire… Tosca è tornata! (Tanto per fare il verso alla Tosca è fuggita! di Pucciniana memoria). In realtà – per gli ascoltatori più attenti e amanti del bello nella musica – non è mai andata via, a cominciare dalla canzone Il suono della voce (titolo anche di un album e di uno spettacolo meraviglioso) scritta da Fossati appositamente per lei (e non ci pare poco), fino all’album “Morabeza” uscito ad ottobre.
“La musica di nicchia” è tornata al Festival di Sanremo con un brano scritto interamente da Pietro Cantarelli per una superba Tosca, che racconta in modo molto poetico e realistico della fine di un amore in una sorta di addio, senza recriminazioni.
Perché in fin dei conti, in un amore non contano gli errori, ma le emozioni vissute. Tosca non canta questa canzone, la vive, e condivide l’amore che esprime con sincerità ed efficacia rare. L’amore del brano potrebbe essere finito addirittura per la morte dell’altro (come si potrebbe intravedere in versi come: tu sei l’unica messa a cui io sono andata, un volo che è partito, svanito in fondo al blu. E io adesso farei qualsiasi cosa per sfiorare le tue labbra, per rivederti). Magari solo una morte simbolica. Ma non ha importanza. Ha importanza invece l’amore che rimane dentro di noi, anche a storia finita, e che ci lascia bei ricordi e nessun rimpianto.
C’è nella canzone la velata la tentazione di riprendere il rapporto ma si sa che non è possibile. “È tardi, si spegne la candela. È sempre troppo tardi per chi non tornerà.” sono versi che esprimono una maturità dei sentimenti che riteniamo importante si trovi nelle canzoni.
E la frase finale “ho amato tutto”, compreso il sospiro che segue, sono la prova di questa maturità e una grande prova da artista di Tosca, che interpreta questa canzone dalla scrittura nobile con una bravura e un’emozione che raramente si percepisce nelle infinite canzoni che inondano il mainstream con brani alla moda o che provano a far ritornate di moda qualcosa. Forse grazie a canzoni come queste la discografia e il pubblico dovrebbero pensare a far tornare di moda quello che in fondo non è mai passato veramente di moda: il bello. E “Ho amato tutto” di Tosca è (più di) una bella canzone.