Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno escono nuove canzoni. Ma quante di queste sono realmente belle? Riusciremo a trovarne almeno una a settimana degna di potersi fregiare.
In attesa delle auspicabili nuove belle canzoni che arriveranno in autunno, continuiamo ad attingere al repertorio scelto dalle radio in occasione di “I love my radio”, l’iniziativa che prevede la realizzazione da parte di grandi artisti di cover di 45 grandi successi degli ultimi 45 anni.
Come già scritto in precedenza, l’occasione per poter riascoltare o far conoscere ai più giovani delle canzoni veramente belle, canzoni che hanno lasciato un segno grazie alla loro qualità, ma anche e spesso per le interpretazioni magistrali o quantomeno memorabili degli esecutori originali. Stavolta, a pochi giorni dall’84esimo compleanno del Maestro Mogol, autore del testo, abbiamo scelto Una donna per amico di Lucio Battisti. Più di quarant’anni (la canzone è contenuta nell’album omonimo del 1978, arrangiato dal grande Geoff Westley) e non sentirli.
Anzi, il titolo della canzone è ormai un modo di dire, come l’altra frase contenuta in esso (il mio mestiere è vivere la vita) e come altre frasi o slogan cantati dal Lucio nazionale nel corso di più di un decennio di successi scritti in un connubio artisticamente irripetibile, quello, appunto, con Mogol (da Sì, viaggiare a Lo scopriremo solo vivendo). Non entriamo nel merito della buona interpretazione di Ramazzotti del brano, che però risulta come quasi sempre in queste operazioni non dello stesso livello dell’originale. La versione di Eros è da notare che è più corta di circa un minuto rispetto a quella di Battisti (il taglio è stato fatto all’inizio e in coda).
La canzone originale portava in Italia un gusto musicale mutuato dalla dance che stava iniziando a spopolare all’estero, sempre ben metabolizzato da Battisti, che grazie ad un testo “giusto” ne fa una canzone italiana nuova e decisamente bella. Il brano parla di un rapporto di amicizia uomo-donna, raro e difficile da sempre per possibili interferenze sentimentali, almeno da parte di uno dei due protagonisti. Lui è evidentemente un po’ innamorato dell’amica, che però ha lasciato che il rapporto rimanesse solo di amicizia (ma che disastro io mi maledico, ho scelto te una donna per amico).
Piccole velate gelosie (da “la gelosia non è lecita” a “ti sei innamorata di chi? Troppo docile non fa per te”) in un rapporto odio-amore fra i due (ti odio forte debole compagna … ti amo forte debole compagna…). Un grande successo rinverdito da un grande di oggi come Eros Ramazzotti che farà venire ulteriormente voglia di andare a risentire e riscoprire quel grande genio di Lucio Battisti. A cominciare da questa bella canzone.