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Loredana Bertè accende il Teatro Romano di Ostia Antica. La Regina del Rock italiano è ancora lei

Loredana Bertè accende il Teatro Romano di Ostia Antica. La Regina del Rock italiano è ancora lei

Loredana Bertè accende il Teatro Romano di Ostia Antica. La Regina del Rock italiano è ancora lei: ecco la recensione del concerto che ha fatto a Rock in Roma 2019. L’artista ha portato dal vivo i brani più importanti della sua carriera, ma anche gli ultimi successi come “Cosa ti aspetti da me”, il brano con cui ha partecipato a Sanremo.

Loredana Bertè, 69 anni a settembre (l’età di una signora non si dice, ma lei signora non lo è per definizione), una carriera che comprende 17 album in studio e 7 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e, nonostante questo, di certo non si può dire che abbia appeso il microfono al chiodo.

Continua a cantare con tutto il suo stile e la sua bravura, con la voce forte, roca che la caratterizza da sempre e, soprattutto, continua a conquistare pubblico, anche molto giovane.

Il teatro Romano di Ostia è una location davvero bella. C’è molto vento, (la scenografia resta scarna anche per questo), tanto da non poter proiettare nessun video di quelli previsti che aveva realizzato Asia Argento.

Eppure l’atmosfera che si respira, tra le colonne romane sullo sfondo e il cielo blu sulla testa, non sembra essere così in contraddizione con l’eccentricità di Loredana, anzi.

La Bertè sale sul palco con un vestitino giallo, ricoperto di macchie scure, le gambe stupende e rigorosamente scoperte. Eppure quando inizia a parlare mostra tutta la sua sobrietà e la sua dolcezza. Presenta ogni canzone prima di cantarla, in uno stile da programma televisivo anni ’60, ringrazia tutti, molto spesso il pubblico e, a fine concerto, ogni singola persona che ha collaborato a mettere su il suo spettacolo, chiamandoli per nome uno per uno.

Il rock di Loredana Bertè

Il live è un susseguirsi di canzoni nuove e di grandi classici cantati a squarcia gola dagli spettatori. Da Maledetto Lunapark con cui apre la serata, seguita da il Mare d’inverno che, a sentirla dal vivo, mette ancora i brividi, fino ad arrivare agli ultimi successi come Non ti dico no o Tequila e San Miguel (scritta da Tommaso Paradiso e Calcutta), che fanno alzare il pubblico in piedi per ballare.

La deriva sempre più pop della Bertè, che l’ha avvicinata molto al mondo della musica “giovane che piace ai giovani”, sembra non averle portato via i fan più tradizionali. D’altronde in questa trasformazione si riesce a riconoscere ancora quello che è il suo stile, motivo per il quale anche i “puristi”, in fin dei conti, sorridono quando la vedono in un programma della De Filippi e continuano ad ascoltarla.

Sul palco sale anche Irene Grandi per cantare con lei “Cosa ti aspetti da me”, il brano con cui avevano già duettato a Sanremo e che, come ci tiene a sottolineare la Bertè, aveva riscosso un grande successo: “Abbiamo stravolto il pubblico in sala di Sanremo che di solito sono cartonati”.

Non mancano i ricordi, i riferimenti alla sorella Mia Martini e a quel dolore immenso. L’amica e corista, Aida Cooper, scende sul palco per cantare proprio una cover di Mia, “Donna”.

Loredana non perde l’occasione anche per citare tutti gli autori delle sue canzoni, uno su tutti Ivano Fossati, che per lei ha scritto diversi brani, ma anche Enrico Ruggeri e Gaetano Curreri.

Liberté è un album che la cantante definisce “suo manifesto” e, in effetti, alcune parole sembrano ben rappresentarla, come nel testo di Anima Carbone. Allo stesso modo, il tour sembra raccontare un po’ tutta la sua storia e la sua essenza: una donna rock, forte ma sensibile, che non dimentica il suo passato, ma che ha ancora tanta voglia di mettersi in gioco e di far sentire la sua voce.