Ultimo realizza la sua Favola e fa cantare l’Olimpico di Roma

L’ultimo dei romantici non è davvero l’ultimo. L’ha dimostrato giovedì 4 luglio 2019 durante il suo concerto Niccolò Moriconi, emozionato dall'inizio alla fine, in mezzo a tanti giovani. "Questa sera abbiamo vinto noi, ‘stasera hanno vinto gli ultimi!".

La paura era tanta, lo confessa lo stesso Ultimo in un post sui social poche ore prima del concerto allo Stadio Olimpico di Roma. “A Nì… Nun te svejà…che voi cercà de capì? Nun te fa troppe domande… rilassate.. So 4 notti che nun dormi bene e te sveji nel sonno”

Son 4 notti che non dorme Niccolò… E come biasimarlo. Sono passati solo 2 anni dall’8 luglio 2017, quando si esibiva di fronte a 10 persone al mercato di Testaccio, come lui stesso racconta anche durante il concerto. Ed eccolo qua, davanti alla sua Roma, giovedì 4 luglio 2019, in uno stadio pieno di persone, ragazzi e ragazze che cantano a squarcia gola ogni singola canzone.

Ultimo può piacere e non piacere nel suo genere musicale, sicuramente molto melodico, parla e canta per lo più d’amore e della sua storia personale, della paura del successo, della voglia di restare se stesso.

L’Ultimo dei romantici verrebbe da dire, un po’ fuori contesto rispetto alla sua generazione che ascolta la trap e parla di droga e di sesso.

Ma quegli stessi ragazzi, per lo più ventenni, all’Olimpico si commuovevano e cantavano parole piene di sentimento o si riconoscevano in quei testi che raccontano di un ragazzino che si è sempre sentito fuori luogo, ultimo per l’appunto, ma con un sogno vero da voler realizzare.

Ultimo è stato il primo a commuoversi, ma con fierezza, non rinnega il passato, o gli amici che ancora frequenta, mostra a tutti il suo volto paffuto di qualche anno fa.

Dicevamo, Ultimo può piacere e non piacere, ma se si vuole raccontare una storia in maniera oggettiva, bisogna partire dai numeri, e quindi eccoli qui:

23 anni, l’età di Niccolò Moriconi e (stando a quel che si dice in giro), è il ragazzo più giovane ad esser mai salito sul palco dello Stadio Olimpico. 64.000, il numero degli spettatori che hanno cantato per 2 ore e mezza insieme a lui. 2 ospiti importanti: il primo Fabrizio Moro, il secondo Antonello Venditti. Due generazioni differenti di Romani DOC, vicini non solo professionalmente, ma anche umanamente a Niccolò e alla sua storia.

3 album, tutti e tre dischi di platino. Il primo, Pianeti, pubblicato nel 2017 ha venduto oltre 150.000 copie. Ecco, forse basterebbero questi numeri a dare l’idea dell’emozione che provava quel ragazzo sul palco, la stessa emozione che faceva percepire al suo pubblico.

Ma nel mezzo c’è anche altro, ci sono le storie delle persone cantate al pianoforte e con la chitarra, c’è il cielo di Roma, le luci dei telefoni che illuminano lo stadio, ci sono i duetti con Fabrizio e Antonello, “L’eternità”, “Portami via”, “Notte prima degli esami” e “ Roma Capoccia”.
Quest’ultimo è il brano che Niccolò ha cantato a 15 anni al suo primo saggio di musica, come fa vedere al pubblico in un video.

C’è un bambino, Andrea, invitato a salire sul palco insieme a lui per cantare “Poesia senza Veli” , c’è una Poesia che dedica a Roma e ci sono i fuochi d’artificio, a coronare la Favola che è diventata realtà.

SCALETTA

  • “Colpa delle favole”
  • “Dove il mare finisce”
  • “Aperitivo grezzo”
  • “Quella casa che avevamo in mente”
  • “Cascare nei tuoi occhi”
  • “Sabbia”
  • “Piccola stella”
  • “Il ballo delle incertezze”
  • “Quando fuori piove”
  • “Amati sempre”
  • “Peter Pan”
  • “Poesia senza veli”
  • “Ti dedico il silenzio”
  • “Mille universi”
  • “L’eternità” (con Fabrizio Moro)
  • “Portami via” (con Fabrizio Moro)
  • “Ipocondria”
  • “Fateme cantà”
  • “Rondini al guinzaglio”
  • “Pianeti”
  • “La stella più fragile dell’Universo”
  • “Giusy”
  • “Farfalla bianca”
  • Medley: “Buon viaggio/Racconterò di te/Vorrei soltanto amarti”
  • Roma Capoccia” (con Antonello Venditti)
  • “Notte prima degli esami”
  • “I tuoi particolari”
  • “Forse dormirai”
  • “Fermo”
  • “Stasera”
  • “Il tuo nome”
  • “Poesia per Roma
  • “La stazione dei ricordi”
  • “Sogni appesi”