Il Delitto di Cogne è stato uno dei più efferati e discussi in Italia. La notizia della morte del piccolo Samuele ha sconvolto tutti noi e ancora oggi non riusciamo a svelarne tutti i misteri. Annamaria Franzoni è stata condannata per aver ucciso suo figlio Samuele. Ma oggi che fine ha fatto?
Il Delitto di Cogne è stato uno dei più efferati e discussi in Italia. La notizia della morte del piccolo Samuele ha sconvolto tutti noi e ancora oggi non riusciamo a svelarne tutti i misteri. Annamaria Franzoni è stata condannata per aver ucciso suo figlio Samuele. Ma oggi che fine ha fatto?
Annamaria Franzoni è un nome che abbiamo sentito spesso in TV purtroppo non per buone notizie. Infatti è il nome della donna che ha commesso il più atroce dei delitti uccidendo suo figlio Samuele nel 2002. A Cogne la mattina del 30 gennaio 2002 Annamaria Franzoni chiama i soccorsi per suo figlio Samuele che sta male.
Il bambino era stato lasciato solo in casa e la madre al rientro lo trova in fin di vita. Le cose però non stanno come racconta la Franzoni perché la causa della morte del piccolo Samuele è una profonda ferita sul capo con fuoriuscita di materia grigia. Tuttavia le ipotesi iniziali (aneurisma, convulsioni, traumi da caduta e rianimazione troppo violenta) sono rimaste senza risposta definitiva.
La condanna e la scarcerazione di Annamaria Franzoni
L’autopsia stabilisce che la morte è stata provocata da almeno 17 colpi da arma contundente. Dopo 40 giorni Annamaria Franzoni è iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di infanticidio. Poco dopo è stata arrestata. Nella sentenza d’appello la donna è ritenuta pienamente sana di mente (dopo perizie psichiatriche) al momento dell’infanticidio.
“La Corte non può non tenere conto del fatto che Anna Maria Franzoni ha sofferto di un reale disturbo, che rientra nel novero delle patologie clinicamente riconosciute (degne anche di trattamento terapeutico), ma che nel sistema giuridico-penale vigente non costituisce di per se stesso infermità che causa vizio di mente”.
sentenza resa nota nel 2007.
La donna tuttavia si è sempre dichiarata innocente indicando come colpevoli alcuni vicini di casa. Inoltre una perizia psichiatrica del 2008 porta alla luce il rischio di reiterazione del reato. Dunque alla donna è negata la possibilità di incontrare i figli fuori dal carcere. Nel 2003 Annamaria dà alla luce un altro figlio di nome Gioele.
Oggi la Franzoni è una donna libera, infatti nel 2018 è uscita dal carcere con riduzione della pena. I 16 anni di reclusione sono stati ridotti a meno di 11 grazie all’indulto e ai giorni di liberazione anticipata. La notizia dell’avvenuto fine pena è diventata di dominio pubblico il 7 febbraio 2019.