Il Blue Monday, il giorno più triste di gennaio in realtà non esiste. La credenza è frutto di una campagna pubblicitaria e di uno psicologo. Qui tutta la verità sul Blue Monday e L'Happiest Day.
Il Blue Monday, ovvero il lunedì più triste di gennaio, in realtà non esiste. Infatti tutti noi continuiamo a credere nel Blue Monday da più di 10 anni, ma in verità è tutta una bufala. Ecco tutta la verità sul giorno più triste di gennaio.
Come spiegato da Wired.it il giorno più triste dell’anno secondo alcune persone, è frutto di una equazione matematica. Altri invece sostengono che il Blue Monday cade il terzo lunedì di gennaio. Tutto questo ovviamene, non ha un fondamento scientifico e tutto questo deriverebbe da una campagna pubblicitaria.
Questa teoria dunque, sarebbe creatura di Sky Travel, che ideò una pubblicità per convincere i clienti che la loro tristezza aveva una causa scientifica. Il modo migliore per combatterla, era un viaggio all’insegna del relax e divertimento. Inoltre il termine Blue Monday compare per la prima volta in un Comunicato Stampa aziendale, tale termine poi è stato riportato da varie testate giornalistiche. In questo modo il Blue Monday si è diffuso a macchia d’olio entrando nelle credenze comuni.
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La formula del Blue Monday
Secondo quanto riportato da Wired.it il Blue Monday deriva da una serie di cause, e la formula matematica è una sola, anche se ne esistono due versioni. Secondo una delle due versioni, il girno più triste è frutto di condizioni meteorologiche (W), ammontare dei debiti (D), salario mensile (d), tempo che ci separa dal Natale (T) , tempo trascorso da quando ci siamo resi conto che i buoni propositi di inizio anno sono falliti (Q), livello di motivazione (M) e la nostra risoluzione nell’agire (Na).
Le altre versioni dell’equazione tengono in considerazione anche il tempo libero che può essere dedicato ad attività rilassanti o stressanti. L’inventore di tutto questo sarebbe lo psicologo Cliff Arnall, affiliato all’università di Cardiff. L’Università di Cardiff ha preso le distanze da questa teoria assurda.
Con il passare del tempo è emerso che l’agenzia di comunicazione londinese Porter Novelli ha ideato la formula originale del giorno più triste di gennaio. Lo stesso Arnall ha confessato di essere stato pagato dall’agenzia londinese.
Il giorno più felice dell’anno
Se il Blue Monday è una bufala colossale priva di fondamento, lo è anche l’Happiest Day, come sottolineato da Wired.it Il padre di quest’altra idea folle è sempre Arnall, secondo il quale la data dell’Happiest Day è da individuare tra il 21 e il 24 giugno.
Fonte: Wired