Video intervista a Milly Carlucci. La padrona di casa di Ballando con le stelle ci rivela i segreti del successo di questo straordinario programma amato da tutti gli italiani.
Sabato 8 ottobre “Ballando con le stelle” ha riaperto la sua pista da ballo accogliendo ballerini davvero unici e straordinari. Prima dell’inizio dello show abbiamo incontrato la padrona di casa Milly Carlucci che ci ha svelato tutti i segreti di questa diciassettesima edizione del programma. Ecco cosa ci ha raccontato la conduttrice nella nostra video intervista realizzata subito dopo la conferenza stampa.
Buongiorno Milly, questa è la diciassettesima edizione di “Ballando con le stelle” qual è il segreto del successo?
Oltre ad avere al centro di se stesso un cuore meraviglioso che è il ballo, che unisce le persone in cui tutti noi ci possiamo identificare, che ci fa divertire, sognare, arrabbiare; la fortuna di Ballando è il suo cast. Ogni anno il programma è nuovo, diverso perché il cast cambia e ognuno ci porta una storia diversa da quella che abbiamo ascoltato l’anno precedente.
Quest’anno abbiamo visto salire in giuria due nuove new entry che tanto nuove non sono perché fanno parte di Ballando da molti anni; come hanno reagito quando hanno scoperto che sarebbero passati dall’essere giudicati a giudicanti?
La sorpresa di sapere che avrebbero avuto questo meccanismo della Wild card da usare in trasmissione l’hanno saputo in conferenza stampa perché io non gli avevo detto niente. Sara e Simone sapevano di essere tribuni del popolo ma in qualità di tecnici hanno in mano due Wild Card, una per ognuno, da usare una sola volta per recuperare una coppia eliminata. Questo è un potere enorme e viene dato a due tecnici perché loro al di là delle passioni emotive sanno vedere se uno vale oppure no, è il loro mestiere.
Quest’anno c’è davvero un grande cast, ma in tutti questi anni qual è il vip di cui va più fiera che è riuscita a portare nella sala delle stelle?
Ce ne sono tanti, tutti quanti! Posso dire una persona che ci ha aperto una strada ad un percorso diverso che adesso non c’è più. Si tratta di Giorgio Albertazzi che quando ha partecipato era ultra novantenne e ci ha portato la poesia, il teatro, la grande arte. Ci ha aperto l’orizzonte e ci ha insegnato a fare spettacolo rispettando il ballo ma portando dentro anche il teatro. Quindi abbiamo trovato una nuova formula per ballare.
Quest’anno avremo performance di questo tipo?
Assolutamente si! C’è Montesano, c’è Iva Zanicchi, c’è Mughini. Avremo molte cose molto molto interessanti.