In occasione della prima nazionale a Borgio Verezzi, Bellacanzone incontra Paola Barale tra le protagoniste della commedia “Se devi dire una bugia dilla grossa” di Ray Cooney. Con lei tanti grandi artisti da Antonio Catania a Nini Salerno fino a Paola Quattrini con cui si è instaurato un rapporto fortissimo.
Da 53 anni il Festival teatrale di Borgio Verezzi è una realtà che funziona in maniera ineccepibile con la presentazione in anteprima nazionale degli spettacoli che saranno in giro per lo stivale nella prossima stagione. Così anche la ripresa, vent’anni dopo, del classico di Ray Cooney, “Se devi dire una bugia dilla grossa”, con la nuova regia di Luigi Russo, trova spazio nel caratteristico borgo antico di Verezzi, in attesa di girare l’Italia da febbraio 2020.
Nel cast per la terza volta nel ruolo di Natalia De Mitri, ci sarà Paola Quattrini ed insieme a lei Antonio Catania, Nini Salerno, Gianluca Ramazzotti, Marco Cavallaro, Aurora Cancian, Alessandro D’Ambrosi, Lorenza Giacometti e Sara Adami.
Noi di Bellacanzone abbiamo incontrato una delle protagoniste della commedia, al suo vero debutto teatrale, Paola Barale che interpreta il ruolo di Susanna Rolandi; ecco quello che ci ha raccontato.
Intervista a Paola Barale
Siamo qui, a Borgio Verezzi, a poche ore dal debutto di “Se devi dire una bugia dilla grossa”, commedia nella quale interpreti Susanna Rolandi. Come ti sei trovata?
Devo dire che non pensavo fosse così difficile fare una commedia. Non sapevo di tutte le problematiche che potevano esserci dietro un progetto così grande… Per me è la prima volta e lavorando con degli attori molto bravi, molto preparati e talentuosi sembrava tutto molto semplice. In realtà mi sono dovuta impegnare molto, ma mi dovrò impegnare ancora molto perché è un ruolo molto lontano da quello che sono io. Certo, tu dirai “fai l’attrice, è normale interpretare qualcun altro”, ma qui è veramente molto molto lontano da me e quindi ho dovuto fare un grande lavoro su me stessa. Ho tentato di personalizzarlo e spero di esserci riuscita. Mi diverto molto a interpretare Susanna Rolandi, che nella commedia è l’amante di Antonio Catania, con il quale abbiamo riso tanto durante le prove anche guardandoci solo in faccia; ma la cosa che mi da’ più soddisfazione e piacere è che sono letteralmente coccolata da Paola Quattriniche mi da tanti consigli fighissimi, così come lo stesso Antonio, ed è un po’ come andare a scuola.
Per me questa è una bellissima opportunità.
Con Paola (Quattrini) tra l’altro state facendo dei piccoli video su instagram di questa esperienza molto divertenti…
Diciamo che ci divertiamo molto. Potrei sembrare anche un po’ presuntuosa adesso, però per alcuni aspetti caratteriali siamo abbastanza simili, un po’ matte tutte e due; infatti ce lo diciamo sempre. Le dico sempre anche che mi sarei voluta far portare sulla ?retta via’ da lei invece mi sa che la sto portando io sulla ?cattiva strada’ (ride)… No scherzo, però è indubbio che ci divertiamo a fare delle cose particolari, che solitamente non faremmo o che lei non avrebbe fatto: ieri per esempio abbiamo fatto l’autostop!
A proposito di autostop, come è andata l’esperienza di Pechino Express?
E’ stata meravigliosa. Io credo che Pechino sia uno dei programmi più belli a cui ho partecipato, perché è veramente un’esperienza di vita. Aldilà del programma televisivo, è un’esperienza di vita che ti permette di viaggiare, di entrare pienamente nella cultura dei posti che visiti. Solitamente si parte con zaino in spalla, si va a fare un viaggio, ma non si va a dormire a casa delle persone; magari vai in un ostello, dormi su un prato; lì invece sei senza denaro, senza nulla e la prima cosa che impari è quella di chiedere. L’autostop, che ti raccontavo fatto ieri con Paola, nasce proprio dall’esperienza con Pechino perché prima io non l’avrei mai fatto; alla peggio che può succedere? Ci dicono di no. Ieri invece ci hanno caricato subito! (ride)
Quest’anno sono trent’anni dalla prima puntata di Mike Bongiorno a La Ruota della Fortuna che è stata una delle tue prime esperienze televisive. Che ricordo hai di quegli anni?
Io arrivai dal secondo anno. Non posso che essere grata a Mike, perché se oggi tu mi stai facendo questa intervista il merito è suo (che mi scelse). Sono stati sette lunghi anni, perché sette anni sono tanti, però Mike mi ha insegnato il lavoro, la professionalità, la serietà. All’epoca c’era un altro tipo di tv ancora: la tv, così come la società, oggi è molto cambiata, però di quegli anni ho un ricordo bellissimo perché mi ha regalato l’indipendenza di cui godo ancora oggi. Lavorare con Mike mi ha reso una donna libera.
La televisione è cambiata come hai detto anche tu. C’è qualcosa che vorresti fare in tv e che ancora non ti hanno proposto di fare?
Guarda, insieme ad un mio amico autore, abbiamo scritto una decina di programmi che per me sono molto belli. Stiamo cercando di proporli e mi auguro che prima o poi vengano anche presi. Due o tre sono molto attuali e belli, ma del resto li ho scritti anche io, non potrebbero non piacermi (sorride); spero che almeno uno di questi possa andare in porto. Dopo questa esperienza con Paola Quattrini però, proprio in questi giorni stavamo pensando di continuare a fare qualcosa insieme, perché ci siamo davvero molto divertite a realizzare questi piccoli video e chissà che da questo non nasca qualcosa di molto bello.
Visto che ci chiamiamo Bellacanzone, la domanda sulla musica è di rito. Tu tra l’altro hai iniziato come sosia di Madonna: cosa ne pensi di lei come artista? Qual è la tua musica preferita?
Penso che Madonna sia una grandissima comunicatrice; ha fatto e fa ancora la storia della musica. Non è fra le mie cantanti preferite ma è sicuramente un personaggio, un’artista molto interessante. Ho cominciato come sosia di Madonna quindi devo dire anche grazie a lei in qualche modo. Non vorrei essere fraintesa quando dico che non è tra le mie artiste preferite, non è che non mi piace Madonna, non mi piace molto il suo genere musicale, io ascolto molto musica elettronica. Nonostante questo Madonna ha fatto dei grandissimi brani che ho molto apprezzato però di lei mi piacciono altre cose. Credo che dal vivo sia fenomenale: due anni fa sono andata a vederla ed è stata incredibile, tanto di cappello. Anche se ascolto tendenzialmente altro, ho apprezzato anche dei brani di Madonna, perché io amo la musica e non potrei vivere senza musica.
Grazie mille Paola e allora ti lasciamo alla prima di “Se devi dire una bugia dilla grossa” e come si dice in questi casi “merda, merda, merda”.
Un saluto a tutti voi da Bellacanzone e grazie. Vado a prepararmi perché mi sto sciogliendo tipo medusa al sole, voi dal video non potete percepirlo ma fa un caldo… Merda!